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Goggia: "Nessun dispiacere per non essere stata ricordata da Brignone a Sanremo. Io innamorata? Si, ma della vita"

Sofia si racconta a Sette, il settimanale del Corriere della Sera. Parla anche della rivalità con la Brignone: "Solo una cosa mi è dispiaciuta"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Eccola, la versione di Sofia. Non quella in latino, che al Liceo della Comunicazione sostituì con la lingua spagnola. La sua, di versione, non è mai simile alle altre. Perché ogni anno evolve, come su una pista dove cambiano scenari e condizioni a mano a mano che si scende. A Sette, il settimanale del Corriere della Sera, Sofia ha aperto ancora una volta un pezzo del proprio cuore. Confidandosi dopo i mesi terribili seguiti all’ennesimo infortunio grave di una carriera che pure, a 32 anni, promette ancora di rivelarsi bella e vincente come lo è stata per buona parte del cammino.

La necessità di realizzarsi: “Anche senza un figlio”

Ha parlato di tutto, Sofia, accompagnata dall’inseparabile Belle, il cane che la segue ovunque decida di andare. Un connubio perfetto che in questo momento sembra offrire a Goggia tutto ciò di cui ha più bisogno. “Capisco che a 32 anni potrebbe essere arrivato il momento di pensare a un figlio, però ho una vita che richiede tanto impegno e sacrifici. E poi chi l’ha detto che non si può essere realizzati senza avere figli?”.

Anche senza un fidanzato, sebbene immancabile la domanda sul gossip più illustre che l’ha vista protagonista non manca. “Ancora con questa storia di Giletti? Ma siete proprio fissati! No, io sono semplicemente innamorata, ma della vita. E lo sono da sempre”.

L’ultimo infortunio: “Ho capito subito quanto fosse serio”

L’infortunio rimediato in allenamento a Ponte di Legno ha posto fine a un’altra stagione che, salvo sorprese, l’avrebbe condotta a conquistare la coppa di specialità in discesa, dove ha chiuso al terzo posto in classifica pur saltando di fatto tutte le ultime gare. “Ho ancora attaccato sulla porta il calendario delle gare 2023-24. Ad ogni appuntamento aggiornavo i punteggi, e da quando mi sono fatta male a inizio febbraio quel foglio non l’ho più toccato. Devo trovare il coraggio per rimuoverlo, ma nell’animo la ferita è ancora profonda”.

Nella gamba, invece, le cose stanno tornando al loro posto. “Ho capito subito che si trattava di una cosa seria, addirittura mentre stavo ancora scivolando sulla neve. Non riuscivo a muovere il piede destro: provavo a riportarlo vicino all’altro piede, ma non rispondeva. Non avevo dolore in senso fisico, ma avevo capito tutto”.

Poi racconta le vere difficoltà: “I primi giorni, anzi le prime settimane, sempre sdraiata sul divano a pensare per ore e ore. Il tempo non passava mai, ero disperata e vedevo tutto nero. Poi, non appena ho cominciato la fisioterapia, le cose sono andate migliorando. E quando sono entrata in palestra è andata ancora meglio. Però ancora oggi faccio fatica a parlare di tutto questo”.

Il luogo del cuore: “Una baita lontano da tutto e tutti”

Tra una chiacchiera e l’altra, Goggia fa scoprire sempre qualcosa di più del suo lato più intimo. Dice che il suo habitat naturale è su una baita in alta montagna, senza luce né connessione internet. “Si chiama La Baita, per raggiungerla bisogna camminare a piedi e salire per quasi 700 metri. Ci andavo da piccola con i miei genitori, poi ci sono tornata con persone che potessero condividere con me quel tipo di esperienza”.

Spiega di aver investito su una fabbrica di 2.500 galline livornesi, di andare spesso e volentieri a trovare le vacche vinte qua e in là in giro per le gare di Coppa del Mondo, ma anche che le piacerebbe affrontare qualche pista riservata soltanto agli atleti maschi.Il nostro è uno sport molto paritario, almeno rispetto a tanti altri. Però su alcuni pendii a livello fisico noi donne faremmo fatica: penso a Kitzbuhel, dove pure mi piacerebbe fare qualche passaggio, non tutta la Strife”.

La rivalità con Brignone: “Nessun rancore per Sanremo”

Un passaggio nella lunga intervista è dedicato a Federica Brignone. Con la quale oggi i rapporti sono buoni, certo migliori rispetto al passato quando non mancavano mai frecciatine o schermaglie a distanza. Molti però si sono chiesti perché, dal palco dell’Ariston, Federica non abbia rivolto un pensiero alla collega che da poche ore era andata sotto i ferri dopo l’infortunio rimediato in allenamento.

“Non è vero che mi è dispiaciuto che non sia stata nominata durante la serata di Sanremo. Anzi, mi è dispiaciuto che se ne sia parlato, come se fosse stata una mancanza nei miei confronti. Non è mai facile per una atleta che sale su quel palco di tenersi una cosa in mente quando hai i tempi stretti, e sei pure emozionata. Per me non c’è stata nessuna mancanza da parte di Federica.

Alla quale dà appuntamento alla prossima stagione. “Quando tornerò sugli sci sarà fondamentale ritrovare subito il giusto feeling. Il piede avrà bisogno di un periodo di adattamento, anche perché la frattura si è verificata in un punto basso, ma mi concentrerò giorno per giorno per recuperare ogni parte di ciò che più amo”.

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