L’intervista rilasciata a La Verità sulle presunte informazioni sul caso scommesse in possesso di Maurizio Petra, zio dell’ex calciatore dell’Inter Antonio Esposito e fonte di Fabrizio Corona, aveva mandato su tutte le furie Nicolò Barella che, attraverso Instagram, non ha usato mezzi termini nei confronti di chi lo ha tirato in ballo in una vicenda a cui è estraneo. Proprio il nome di Petra, però, torna d’attualità. Il legale avrebbe, infatti, consegnato alla polizia un file audio che conterrebbe altri nomi di calciatori coinvolti nel caso scommesse.
La famosa chiavetta che veniva menzionata nell’articolo motivo del contendere. L’acquisizione sarebbe stata eseguita a La Spezia. Fino ad alcuni giorni fa il materiale era custodito dall’avvocato di Petra, Matteo Basso. Il legale, però, non ne ha mai esaminato il contenuto.
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Scommesse, Corona e l’elenco dei calciatori
Maurizio Petra avrebbe rivelato a Corona il nome di Fagioli, poi quelli di Tonali e Zaniolo allungando la lista con Barella, salvo poi tornare sui suoi passi nel momento in cui il centrocampista sardo ha annunciato di voler sporgere querela nei suoi confronti. Lo zio di Antonio Esposito aveva, come noto, parlato dell’amicizia stretta tra suo nipote e Zaniolo, ma non aveva fornito notizie riscontrabili di irregolarità commesse da altri calciatori. La lista di una cinquantina di scommettitori preannunciata da Corona si è, a oggi, ridotta a due.
Corona, decimo tapiro d’oro da Striscia la Notizia: “Il 15 novembre altri nomi”
Intanto, Fabrizio Corona ha ricevuto il decimo Tapiro d’oro da Striscia la Notizia ed è tornato all’attacco con toni perentori rivolti a chi mette in dubbio la veridicità di ciò che afferma:
De Girolamo vi aveva detto che martedì avrebbe mandato in onda i filmati integrali e che io sarei potuto tornare in studio? Fatto sta che è finita che in Rai non mi vogliono più e il materiale non lo trasmettono” ha dichiarato Corona a Valerio Staffelli. Corona ha poi aggiunto: “Io le prove le ho e le farò vedere entro il 15 novembre su una piattaforma online libera: il 30 per cento dei calciatori è coinvolto.
Corona sulla querela di Casale ed El Shaarawy
Corona ha poi aggiunto:
Casale mi ha querelato. Intanto, bisogna vederla sta querela, ma posso dirvi che prima di querelarmi mi ha chiamato il suo procuratore per chiedermi se avessi le prove di quello che ho detto. Lo avrebbe fatto se fosse stato certo che era tutto falso? Poi ho ricevuto altre telefonate da persone disposte a darmi tutti i soldi che volessi per non farle uscire.
Da fonti di stampa Corona risulterebbe indagato per diffamazione a seguito di querela sporta da El Shaarawy e Casale.