Secondo quanto riportato da ‘Repubblica’, la Procura Federale ha ufficialmente aperto un’indagine volta a fare chiarezza sul flusso di plusvalenze generato da ben 62 trattative di mercato che hanno visto protagoniste le squadre di Serie A.
Per questo motivo la Covisoc ha inviato al Procuratore della Figc Giuseppe Chinè e al presidente Gravina una relazione sulle plusvalenze dell’ultimo biennio, precisamente tra il 2019 e il 2021.
Nel mirino sono finiti inevitabilmente quegli scambi di mercato in cui sono entrati calciatori valutati cifre importanti ma senza una reale motivazione sportiva.
Tra le operazioni finite sotto la lente d’ingrandimento ci sono i quattro calciatori del Napoli acquistati dal Lille nell’affare che ha vestito di azzurro Victor Osimhen: tre di loro sono tornati in Italia.
Luigi Liguori, valutato 4 milioni, oggi gioca nell’Afragolese in Serie D, così come Claudio Manzi (valutato 4) e ora in forza alla Turris. Infine Ciro Palmieri, valutato ben 7 milioni nell’affare, e oggi giocatore della Nocerina in Serie C. Il quarto è Oreste Karnezis, rimasto al Lille ma con una sola apparizione in Coppa di Francia.
Oltre ad alcune operazioni sull’asse Parma-Pescara e Sampdoria-Chievo, i riflettori si concentrano principalmente sulla Juventus protagonista di ben 42 trattative perfezionate con diverse società italiane ma non solo tra cui Marsiglia, Sampdoria, Parma, Genoa, Barcellona e Manchester City.
Su tutti ci sono i maxi scambi Pjanic-Arthur e Danilo-Cancelo. Nella trattativa con i catalani il bosniaco è stato valutato circa 61 milioni, contro i 70 di Arthur. Per quanto riguarda l’accordo con il City, invece, Cancelo ha preso la via di Manchester con una valutazione da 65 milioni, mentre Danilo ha compiuto il percorso inverso per 37 milioni.
Questi gli affari principali, ma anche altre trattative di minore ‘risonanza’ come lo scambio con il Marsiglia tra Tongya e Aké. Un affare da otto milioni di euro per due giocatori che oggi militano rispettivamente in quarta serie francese e in Serie C.