Una notizia inattesa fa tremare il mondo della Reggina Calcio. Il Presidente del club Luca Gallo è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nella giornata di oggi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emesso dal Gip di Roma.
Le accuse per il patron della Reggina, squadra che milita attualmente in Serie B, sono autoriciclaggio e mancato versamento dell’Iva.
Serie B, Luca Gallo finisce agli arresti domiciliari
Il Presidente della Reggina Luca Gallo è stato arrestato dai militari del nucleo della polizia economica della Guardia di Finanza questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma.
Al momento, Gallo è stato posto agli arresti domiciliari. I militari hanno anche sequestrato beni per 11.437.340 euro, oltre ad aver confiscato quote sociali per altre 17 società, dove lavorano oltre 1700 dipendenti.
Gallo, oltre ad aver investito nel calcio (la Reggina milita al 13° posto della Serie B), ha interessi anche nella fornitura di personale a imprese terze, nella ristorazione ai servizi alberghieri, nella pulizia alle attività di logistica e facchinaggio.
Già nel 2021, a Gallo erano stati sequestrati beni per più di sette milioni di euro.
Arresto Luca Gallo, le parole della Guardia di Finanza
Dopo l’arresto di Luca Gallo, i militari della Guardia di Finanza hanno spiegato tutta la situazione, come riportato dall’ANSA:
“I provvedimenti hanno origine da indagini e da attività svolte in sintonia con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel cui ambito veniva accertato lo svolgimento di un’attività di somministrazione di personale ricorrendo allo schema del fittizio appalto di servizi e l’autofinanziamento attraverso il sistematico omesso versamento delle imposte, in particolare dell’Iva e delle ritenute, nonché dei contributi relativi ai dipendenti”.
“Sono stati acquisiti gravi elementi indiziari in ordine al sistematico ‘reimpiego’ di cospicue somme provento dall’omesso versamento dell’Iva per acquisire il controllo e la gestione” della Reggina, che “non è oggetto della misura cautelare”.