Dopo nove mesi di sorprese e di pronostici quasi completamente ribaltati, la Serie B 2021-’22 ha chiuso la regular season all’insegna dei colpi di scena che hanno caratterizzato tutta la stagione.
Ancora una volta i pronostici non sono stati rispettati, così a festeggiare il salto diretto in Serie A sono state il Lecce, che torna dopo due anni di assenza, e la Cremonese, che torna nel Paradiso calcistico dopo 26 anni di assenza. Beffa atroce per il Monza, che in A non c’è mai stato e che si presentava all’ultimo turno da seconda della classe: ai brianzoli sarebbe bastato vincere a Perugia e invece la squadra di Stroppa ha perso 1-0 nel finale subendo il sorpasso dei grigiorossi, passati 2-1 a Como.
- Majer fa scattare la festa: Lecce in A dopo due anni di assenza
- Serie B: harakiri Monza, la Cremonese torna in Serie A
- Serie B, Alessandria in Serie C: la griglia di playoff e playout
Majer fa scattare la festa: Lecce in A dopo due anni di assenza
Tutto facile come da copione per il Lecce, che dopo aver sprecato il primo match point sabato scorso a Vicenza non ha concesso il bis esaltando gli oltre 22.000 spettatori accorsi al “Via del Mare” contro il derelitto Pordenone: i friulani, già retrocessi e ultimi da tempo, poco hanno potuto contro la forza della squadra di Marco Baroni, che ha vinto 1-0 grazie al gol di Majer.
Il tecnico toscano completa un personale grande slam nella città salentina, avendo già vissuto una promozione in A con il Lecce da giocatore nel 1988 e conquista la seconda promozione della carriera dopo quella con il Benevento nel 2017, certificata dai numeri: miglior difesa del campionato e secondo miglior attacco grazie al capocannoniere Massimo Coda, al quale va il trofeo intitolato alla memoria di Paolo Rossi, con 20 gol, e il suo vice Gianluca Strefezza con 14. Per il Lecce è la promozione in A numero 10 della storia, la seconda da primo della classe dopo quella del 2010.
Serie B: harakiri Monza, la Cremonese torna in Serie A
Ha invece il sapore dell’incubo la notte del Monza di Giovanni Stroppa, ma soprattutto di Silvio Berlusconi e di Adriano Galliani. Quella Serie A sfiorata per quattro volte a fine anni ’70, tra delusioni all’ultima giornata e lo storico spareggio perso a Bologna contro il Pescara nel ‘79, è sfumata ancora una volta sul traguardo, almeno per il momento.
Un anno dopo la delusione della sconfitta in semifinale playoff contro il Cittadella, il Monza dovrà ancora ripiegare sulla post season dopo non essere riuscito a vincere a Perugia: il gol di Ferrarini nel finale ha fatto esplodere definitivamente la festa della Cremonese di Fabio Pecchia, che a Como ha segnato due gol a cavallo dei due tempi con Samuel Di Carmine, per poi aspettare buone notizie dal “Curi”.
Il Monza non ha vinto e allora la squadra più giovane della B torna nel grande calcio. Anche per Pecchia seconda promozione in A da tecnico dopo quella con il Verona nel 2017. Per il Monza c’è anche la beffa del 3° posto sfumato: a pari punti con il Pisa, toscani vittoriosi a Frosinone e avanti per gli scontri diretti, vantaggio che permetterà ai nerazzurri di salire in A con quattro pareggi.
Serie B, Alessandria in Serie C: la griglia di playoff e playout
Ai playoff vanno anche Brescia, Ascoli, Benevento e proprio il Perugia, che grazie al successo sul Monza ha scalzato il Frosinone, penalizzato dagli scontri diretti a parità di punti, 58. Playoff al via il 13 e 14 maggio con il turno preliminare: Brescia-Perugia e Benevento-Ascoli di fronte in gare secche, le vincenti afffonteranno in semifinale con andata (17-18 maggio) e ritorno (21-22) rispettivamente Monza e Pisa. Finali il 26 e 29 maggio.
Le sorprese che si sono registrate all’ultima giornata in zona promozione sono arrivate anche dalla coda, dove la terza squadra a retrocedere direttamente dopo Pordenone e Crotone è l’Alessandria: i piemontesi, che erano quintulltimi prima dell’ultima giornata, hanno ceduto in casa 1-0 contro il Vicenza nello scontro diretto che ha permesso ai veneti di arrivare al playout da giocare contro il Cosenza, vittorioso 1-0 sul Cittadella: andata il 12 in Veneto, ritorno il 20 al “San Vito-Marulla”, Cosenza salvo con due pareggi.