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Serie C: il padre di Shpendi convocato dalla polizia dopo l’aggressione a Rinaldi, il Cesena prende le distanze

Dopo il tentativo di aggressione nei confronti di Rinaldi al termine del match tra Cesena e Olbia, il padre di Shpendi è stato convocato dalla polizia per l'identificazione

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Dopo il tentativo di colpire il portiere dell’Olbia, Filippo Rinaldi, con un cazzotto al termine del match di ieri 7 gennaio tra il Cesena e i sardi, Liman “Alex” Shpendi, padre di Christian, è stato convocato dalla polizia per l’identificazione. Intanto il Cesena condanna il gesto e prende le distanze dall’aggressione del parente del proprio attaccante.

Cos’è successo

Al termine del match valido per la ventesima giornata del girone B di Serie C tra Cesena e Olbia, conclusosi con il risultato di 1-0, il padre di Christian Shpendi, attaccante dei romagnoli, è sceso in campo dalla tribuna nel tentativo di aggredire il portiere degli ospiti, Filippo Rinaldi. Fortunatamente la pronta reazione di alcuni giocatori del Cesena ha impedito che l’aggressione andasse in porto.

Il motivo che avrebbe spinto il padre di Shpendi a scagliarsi contro Rinaldi sarebbe stato un colpo del portiere rifilato all’attaccante del Cesena poi costretto a uscire con una brutta ferita all’arcata sopracciliare.

Padre di Shpendi dalla polizia

In seguito a quanto successo ieri, questa mattina Liman Shpendi è stato convocato al commissariato di Cesena per l’identificazione. Il padre del centravanti del Cesena ha poi voluto scusarsi pubblicamente per il suo folle gesto: “Voglio chiedere pubblicamente scusa a tutti a tutta Italia e al Cesena FC per la mia terribile reazione. Sono consapevole di aver deluso tante persone e chiedo centomila volte scusa. La visione di mio figlio Christian a terra sanguinante con l’avversario che lo colpiva da dietro pensando che stesse fingendo, mi ha fatto uscire di testa, ma assolutamente non ho colpito nessuno”.

Il comunicato ufficiale del Cesena

In giornata il Cesena ha invece rilasciato un comunicato in cui condanna con fermezza e prende le distanze dal gesto del padre di Shpendi: “Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena – Olbia, stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club. Sono altresì già state poste in essere, in collaborazione con le autorità competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società continuerà a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere con serenità agli eventi sportivi di cui Cesena FC è protagonista”.

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