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Shanghai, Sinner liquida il giapponese Daniel. Errani-Paolini in finale a Pechino e qualificate alle Finals

Sinner "risponde" ad Alcaraz: vince facile contro Taro Daniel e ora sfiderà Etcheverry in un antipasto di Davis. Storiche Errani e Paolini: qualificate per le WTA Finals di doppio

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

E chi l’ha detto che la fretta che può essere soltanto cattiva consigliera. Jannik Sinner ha ribaltato completamente il concetto: a Shanghai, nel debutto del penultimo Masters 1000 della stagione, il nativo di San Candido ha liquidato in poco meno di un’ora il giapponese Taro Daniel (6-1 6-3), di fatto rispondendo per le rime a Carlos Alcaraz che pochi minuti prima aveva fatto lo stesso con il beniamino di casa Shang Juncheng (doppio 6-2).

Primo set senza storia: 22 minuti di dominio

Il botta e risposta non ha sorpreso nessuno: Jannik e Carlitos hanno le idee chiare, e magari su quell’aereo preso assieme da Pechino avranno pure escogitato un piano per ritrovarsi di fronte anche a Shanghai (in questo caso, però, potrebbe accadere in semifinale). Intanto sono ripartiti di slancio, quasi senza pagare dazio alla fatica.

Sinner contro Daniel ha inserito il pilota automatico: l’aveva già battuto quasi tre anni fa in Australia in quattro set nell’unico precedente, stavolta però ha deciso di imporre la propria legge senza dare l’opportunità al giapponese di provare anche solo una replica.

Il primo set ne è stato un manifesto: appena 22’ per regolare la questione, con cinque giochi consecutivi vinti dall’italiano che ha subito convertito la prima palla break avuta a disposizione nel quarto gioco (dritto in rete del nipponico) e ha lasciato poi la miseria di un punto al rivale nei successivi tre game, brekkandolo una seconda volta nel sesto (a zero). Una superiorità troppo evidente, che forse nemmeno i numeri (25 punti contro 8) riescono a spiegare in tutta loro interezza.

Taro non molla, ma Sinner non concede nulla

Daniel somiglia tanto a un pugile suonato, ma almeno prova a rialzare la testa in avvio di secondo set, quando tiene la battuta (seppur ai vantaggi) trovando “grazia” dal dritto fuori misura col quale Sinner spreca la prima palla break del parziale. La partita però è segnata perché nei turni di servizio di Jannik si gioca veramente col lanternino, con gli ace che fioccano come petali di rose.

Nel terzo gioco arriva l’ennesimo break di giornata dopo che Daniel era stato bravo ad annullare la prima palla per il 2-1 con una buona prima, ma la seconda finisce in corridoio e spiana la strada verso un epilogo che più naturale non potrebbe essere. Anche se almeno nel game successivo Sinner deve spingersi ai vantaggi (una rarità) per confermare il break, tra l’altro trovando giovamento dai tre ace con i quali evita la capitolazione.

La reazione di Daniel e un match più “allenante”

Il giapponese capisce che la fine è vicina: nel quinto gioco sale 40-15 ma si fa riprendere (sul 40 pari c’è lo scambio più bello della partita, con l’italiano favoloso in difesa e poi col dritto incrociato), costretto ad annullare ben quattro palle del 4-1, ma salvandosi il più delle volte con la prima.

Alla fine trova il modo per allungare il match senza più cedere il servizio, almeno tenendo un po’ più sulla graticola Sinner, che chiude il match con 12 ace, il 78% di prime in campo e l’84% di punti vinti con la prima. Insomma, si son visti debutti peggiori. Con questa fanno 60 vittorie su 66 gare disputate nel 2024: per la 61esima, appuntamento contro l’argentino Tomas Etcheverry, già battuto nell’unico precedente in Australia nel 2023, in un vero e proprio antipasto di Davis Cup.

Errani e Paolini, doppio colpo: finale a Pechino e WTA Finals

La mattinata italiana si era aperta con la vittoria di Sara Errani e Jasmine Paolini nella semifinale del doppio del WTA 1000 di Pechino, buona sia per conquistare la quinta finale stagionale, ma soprattutto per garantirsi l’aritmetica certezza di essere presenti alle WTA Finals di Riyadh, in programma a inizio novembre.

Vittoria mica da ridere per le campionesse olimpiche, che hanno piegato la resistenza delle americane Sofia Kenin e Bethania Mattek-Sands col punteggio di 6-3 1-6 10-4. Brave soprattutto le azzurre a rimettere le cose a posto nel match tiebreak (5 punti in fila dal 5-4 a loro favore) dopo che il secondo set le aveva viste un po’ disunirsi, soffrendo l’aggressività della coppia statunitense, col quale peraltro avevano perso nell’unico precedente disputato lo scorso marzo a Miami.

Errani e Paolini sono la seconda coppia italiana della storia a qualificarsi per le WTA Finals: c’erano riuscite 10 anni fa sempre Sara Errani e Roberta Vinci. E in finale potrebbero affrontare una sorta di derby, dal momento che Elisabetta Cocciaretto, in tandem con Ljudmila Samsonova, sarà impegnata nella tarda mattinata contro la russa Veronika Kudermetova e la cinese Chan Hao-Chin nell’altra semifinale.

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