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Sinner-Alcaraz, Bertolucci spiega la differenza tra i due e attacca la Wada: “Operazione politica per ripulirsi”

Tanti gli argomenti trattati da Bertolucci, che a scagliarsi contro la Wada e a parlare della rivalità Sinner-Alcaraz, ha detto la sua su dove può spingersi Berrettini e su chi convocherebbe per le Finals di Coppa Davis

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Matteo Morace

Matteo Morace

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In una lunga intervista rilasciata a OA Sport, Paolo Bertolucci ha analizzato vari argomenti, a partire dalla rivalità e dalla differenza sostanziale che c’è tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, passando per il livello che questo Matteo Berrettini potrebbe raggiungere e quali scelte farebbe nelle convocazione per le Finals di Coppa Davis, scagliandosi infine contro la Wada, a suo parere alla ricerca di un modo per ripulirsi dopo gli errori del passato.

Differenza Sinner-Alcaraz

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono stati fin qui i dominatori assoluti del 2024, ma nonostante i due si siano divisi equamente i quattro titoli dello slam e lo spagnolo abbia sempre battuto l’altoatesino nei match ufficiali disputati in stagione, tra i due c’è una distanza enorme di punti in classifica.

Secondo Paolo Bertolucci questa distanza in classifica spiega al meglio la differenza tra i due protagonisti del tennis del presente, e molto probabilmente del futuro: “La differenza sono i 4000 punti di distanza ora, a fine anno. È un divario notevole. Mentre Alcaraz ha vinto tre derby, ma ha perso con qualche giocatore di medio-bassa classifica, il percorso di Sinner invece è stato netto. La differenza sta in questo, nella continuità di Sinner”.

Rivalità Sinner-Alcaraz: chi sarà il terzo incomodo?

Bertolucci fa anche un parallelo tra il dualismo Sinner-Alcaraz e quello di metà anni 2000 tra Roger Federer e Rafael Nadal, domandandosi chi potrebbe essere il terzo incomodo – come fu Novak Djokovic per la Fedal – in questa nuova rivalità: “Se comparisse un nuovo Djokovic sarebbe un problema visto che si dimostrato più forte di Federer e Nadal. Dietro Sinner e Alcaraz ci sono buoni prospetti e giovani interessanti, ma bisogna vederli sul lungo termine. Nel tennis c’è grande riciclo. Il prossimo potrebbe essere indonesiano, o magari un altro svizzero, visto che ce n’è uno molto interessante. Oppure un ceco o un tedesco, oltre agli Shelton e Rune. C’è un mazzetto di 7-8 giocatori. Non per forza verrà fuori un Djokovic, ma magari un Wawrinka o un Murray sì”.

Dove può spingersi Berrettini

Dopo essere stato tormentato dagli infortuni negli ultimi due anni, in questa stagione Matteo Berrettini è finalmente tornato a giocare con regolarità nel circuito – al momento ha disputato 39 partite vincendone 29 -, iniziando così il suo percorso di risalita nel ranking grazie ai vari exploit – come i tre titoli vinti -, intervallati però da qualche sconfitta un po’ sorprendente.

Queste le impressioni di Bertolucci su Matteo: “Berrettini lo vedo lontano dai suoi picchi. Ogni tanto dà l’impressione di poter tornare ai livelli di tre anni fa, poi perde la partita successiva: è molto complicato. La cosa fondamentale è che abbia ripreso a correre. Deve rimanere in maniera stabile nel circuito, la salute è la prima cosa. Non puoi cancellare quello che hai avuto e due anni di assenza, nel frattempo sono venuti fuori nuovi giocatori. Forse non ha la fiducia che aveva prima, va in campo un po’ più timido e confuso. Resta un tennista comodamente da top-20, la top-10 è più dura”.

Sui convocati di Davis

A Bertolucci viene anche chiesto se avrebbe senso convocare la coppia Simone Bolelli/Andrea Vavassori per le Finals di Coppa Davis in caso in doppio si decidesse di schierare Sinner come nel 2023 e a proposito l’ex tennista azzurro sembra avere le idee molto chiare: “E se per caso Jannik avesse due linee di febbre, mal di denti o fosse stremato dopo un match di singolare? Chi scende in campo per il doppio? Come si fa a non portare la coppia tra le prime 4 del mondo? Molto dipenderà certamente dallo stato di forma. L’altra domanda è: con chi giocherebbe Sinner? Sonego non ci sarà e mettere in campo una coppia inedita non mi convince. Io rimango dell’idea di portare 3 singolaristi e una coppia di doppio”.

Bertolucci sulla Wada: “Vuole ripulirsi”

Infine Bertolucci è tornato anche sul caso clostebol che dopo l’appello della Wada è tornato a far tenere il fiato sospeso a tutti i tifosi di Sinner, che ora rischia una squalifica fino a uno/due anni, scagliandosi contro l’agenzia mondiale antidoping, a suo modo di vedere vogliosa solo di ripulire la propria immagine dopo quanto successo con i nuotatori cinesi:

Spero non venga fuori la parte politica di questa storia e che stiano agli atti e a quello che è successo, attenendosi a quanto stabilito dal Tribunale indipendente. Non ce nessuno che parli male di Sinner a parte due scemi che non sono nessuno. La mia paura è che, dopo il passo falso con i nuotatori cinesi, la Wada voglia far sentire la propria voce. Se fermi il n.1 al mondo finisci su tutti i giornali e in questo modo pensano di ripulirsi”.

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