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Fritz: “Alcaraz e Sinner colpiscono la palla 15 km orari più forte di Nadal, Federer e Djokovic”

Sorprendente dichiarazione del tennista americano: per lui Sinner e Alcaraz colpiscono la palla a una velocità più sostenuta rispetto ai mitici Big 3 del tennis.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La nuova era del tennis comporta una nuova dimensione anche nel modo col quale si colpisce la palla. Ne è convinto Taylor Fritz, che parlando di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner non ha usato molti giri di parole: “Loro riescono a imprimere una forza alla palla di almeno 15 km/h più forte rispetto a quanto facevano Federer e Nadal. Per questo affrontarli è un problema per qualunque avversario”.

Sinner e Alcaraz, tutta un’altra potenza

Le parole di Fritz, rilasciate a Tennis Channel, hanno detto strabuzzare più di un occhio. Perché pensare ai due nuovi assi del tennis mondiale come addirittura “superiori” a chi li ha preceduti per qualcuno può apparire alla stregua di un “sacrilegio”.

In realtà l’americano con le sue frasi ha voluto semplicemente far capire al resto del mondo che affrontare gli attuali numeri 1 e 2 del ranking è impresa davvero complicata, spesso (come racconta il suo recente passato) anche fuori portata. Nadal e Federer, così come Djokovic, hanno abituato tutti a veder giocare questi colpi potenti e angolati dalla linea di fondo. Alcaraz e Sinner sono quelli che sono riusciti a replicarli meglio, ma la differenza rispetto a chi li ha preceduti è che riescono a colpire la palla dandole almeno 15 km/h in più.

Lo stupore di Fritz è quello di chi ha letto le sue parole: “È pazzesco come Carlos e Jannik riescano ad essere tanto potenti ed efficaci. Riescono a distruggere la palla anche giocandola dai punti più difficili”.

La spiegazione “logica”: perché sono ingiocabili

Fritz ha cercato di rendere meglio il concetto esposto provando a portare un esempio pratico: “Puó capitare che io sia in uno scambio incrociato di rovescio con uno qualsiasi di loro e se mi giro di dritto devo essere perfetto, altrimenti loro riescono a chiudere il punto con la palla successiva. Puoi provarle tutte, ma tanto saresti sempre incapace di reggere il loro confronto”.

Facile pensare che nei prossimi appuntamenti che vedrà protagonisti i due numeri 1 e 2 al mondo in tanti proveranno a constatare se quanto detto dal Fritz corrisponda a verità o meno.

L’americano peraltro ha un bilancio negativo con entrambi i giocatori citati: con Sinner è sotto 2-1, perché dopo aver vinto nel 2021 il primo incrocio a Indian Wells ha ceduto sempre in California (ma nel 2023) e poi poco più di un mese fa nella finale degli US Open. Con Alcaraz invece il computo delle sfide recita 2-0 per lo spagnolo, che l’ha battuto a Miami nel 2023 e più recentemente nella sfida di Laver Cup. Forse però, dopo aver constatato che loro spingono la palla con 15 km/h, un motivo per spiegare questo trend negativo al loro cospetto ha una sua ragione.

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