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Sinner, Alcaraz infierisce: "Aveva 3 matchpoint e ho vinto, ancora non ci credo". E spiega la vacanza a Ibiza

Lo spagnolo pronto a ripartire dal Queen's dopo il trionfo al Roland Garros e i discussi festeggiamenti nella capitale della movida: le parole sul match con Jannik.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

È passata una settimana dalla “partita del secolo”, come è stata ribattezzata da alcuni la finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. E dopo il rosso di San Candido, anche lo spagnolo ha rotto il silenzio che ha accompagnato i giorni successivi al trionfo. Un silenzio, per la verità, spezzato già dalla musica a tutto volume diffusa dagli altoparlanti dell’Ushuaia, la celebre discoteca di Ibiza dove Carlitos ha festeggiato, in modo molto poco sobrio, il successo parigino. Stavolta alle luci psichedeliche e ai drink, a fare da cornice al murciano è stata la sala stampa del Queen’s, il torneo che inaugura la sua breve – ma intensa – stagione sull’erba.

Alcaraz e la finale del Roland Garros contro Sinner

Il primo pensiero di Carlitos – guarda un po’ – è rivolto ancora alla sfida vinta allo Chatrier ai danni di Sinner. Un match che a un certo punto, dal suo punto di vista, sembrava ormai perso, con l’azzurro avanti due set a uno e con tre matchpoint a favore nel corso della quarta frazione. “Sinner aveva tre matchpoint e ho vinto io. Devo dire la verità: continuo a guardarlo quel match e ancora non riesco a credere di essere riuscito a riprendermi da quella situazione”. Parole che fanno male, in ottica Sinner, e che seguono quelle dello stesso Jannik sulla stessa partita: “Non ho mai giocato a questi livelli sulla terra rossa“.

Carlos, la vacanza a Ibiza e la discoteca: “Mi sono riposato”

Il futuro prossimo, comunque, è rappresentato dal Queen’s. A cui Alcaraz arriva dopo i discussi “festeggiamenti” tra le discoteche, le spiagge e le accattivanti tentazioni di Ibiza. Anche l’anno scorso, per giunta, ci furono le stesse polemiche. Risultato? Carlitos poi è andato a Wimbledon e ha vinto, nonostante gli “strapazzi” della vacanza alle Baleari. “Quest’anno è stato più tranquillo, è stato divertente”, l’ammissione del murciano. “In ogni caso e in tutta onestà, devo dire che mi sono riposato molto, sia fisicamente sia mentalmente. Tre notti e tre giorni sono stati più che sufficienti”.

Alcaraz scaramantico: “L’anno scorso ho vinto Wimbledon”

Per Carlitos, insomma, questa vacanza a Ibiza è diventata quasi una scaramanzia: “Sì, probabilmente è una tradizione. Siamo a metà stagione ed è il momento migliore, dopo il Roland Garros, per quel tipo di vacanza. Non è tanto importante dove si va, quanto piuttosto il potersi rigenerare fisicamente. Avere quel tempo libero è fantastico, ora torno con più energia. Se qualcuno del mio team ha provato a dissuadermi? No, non l’hanno fatto. Sapevano che sarei stato al 100% al rientro”. Insomma, mentre Sinner si rifugiava in famiglia, Alcaraz si rigenerava a Ibiza. I due non si incroceranno la prossima settimana, essendo l’uno a Londra e l’altro ad Halle. Ma a Wimbledon potrebbero rivedersi in finale.

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