Al termine di uno dei match più belli del 2024 – che conferma ancora una volta quanto il tennis sia in buone mani -, Carlos Alcaraz ha avuto la meglio su Jannik Sinner strappandogli il titolo dell’ATP 500 di Pechino, del quale l’azzurro era campione in carica.
Carlitos si conferma così il tabù di Sinner in questo 2024 e ora punta a strappargli anche la vetta del ranking, impresa tutt’altro che facile dato il vantaggio di Jannik, ma non impossibile, soprattutto visto il livello espresso da Alcaraz nell’ultimo periodo. Intanto i due potrebbero affrontarsi nuovamente al Masters 1000 di Shanghai, dal quale si potranno trarre indicazioni importanti per la classifica di fine anno.
- Sinner, il tabù del 2024 ha un nome: Alcaraz
- Sinner-Alcaraz, lotta per il n°1 ATP: questo Carlos fa paura
- A Shanghai nuova sfida
Sinner, il tabù del 2024 ha un nome: Alcaraz
In un 2024 praticamente perfetto in cui ha collezionato ben 59 vittorie (miglior giocatore in stagione) a fronte di sole 6 sconfitte, l’unico a mettere i bastoni tra le ruote a Jannik Sinner è stato il suo rivale generazionale Carlos Alcaraz.
Metà delle sconfitte rimediate in stagione da Jannik sono arrivate infatti per mano di Carlitos, che ha vinto tutti gli scontri diretti del 2024. Alcaraz aveva già messo fine alla serie di 19 vittorie consecutive di Sinner a inizio anno vincendo in semifinale a Indian Wells e aveva trionfato nuovamente – e sempre in semifinale – al Roland Garros poi da lui conquistato.
Questa volta Alcaraz, oltre ad aver messo fine a una serie di vittorie di Sinner (che si è fermato a 14), è riuscito in un’impresa da altri solamente sfiorata nel 2024. Quella di Pechino è infatti la prima finale persa da Jannik dopo sei successi consecutivi.
Sinner-Alcaraz, lotta per il n°1 ATP: questo Carlos fa paura
Con il trionfo a Pechino Alcaraz torna anche n°2 del ranking ATP sorpassando Alexander Zverev (ai box per una polmonite) proprio alle spalle di Sinner. Visto anche il livello di tennis espresso dopo la tournée nordamericana, lo spagnolo appare come l’unico giocatore in grado di impensierire Jannik per la vetta del ranking.
Il vantaggio di Sinner in classifica è comunque considerevole nonostante i 490 punti rosicchiati da Alcaraz. Jannik ha infatti 11010 punti in classifica, ben 4100 in più di Carlitos (7010), ma se si guarda alla race (ovvero la classifica che tiene conto solo dei punti conquistati nel 2024), il vantaggio dell’azzurro scende a 2820. Distanza comunque importante, ma non sufficiente per essere sicuri di chiudere l’anno al numero uno del mondo.
Per impensierire Sinner Alcaraz dovrebbe comunque vincere tutti i tornei più importanti da qui a fine anno (due Masters 1000 e le ATP Finals di Torino, che in totale fanno massimo 3500 punti), mentre Jannik uscire quasi sempre nelle prime fasi della competizione. Insomma, per quanto lo spagnolo possa fare bene, il destino rimane tutto nelle mani di Sinner.
A Shanghai nuova sfida
Intanto Sinner e Alcaraz potranno rinnovare la loro rivalità già a partire dal prossimo torneo in programma. Entrambi infatti prenderanno parte al Masters 1000 di Shanghai, dove – contrariamente a Pechino – potrebbero scontrarsi in semifinale.
A Shanghai Sinner proverà a infrangere il tabù Alcaraz nel 2024 ma non solo. Visti i pochi punti da difendere (90), in caso di successo a Shanghai Jannik aumenterebbe in maniera decisiva il proprio vantaggio in classifica, tanto da potersi considerare praticamente certo di chiudere la stagione in vetta al ranking.