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Sinner, l’appello di Henman sul caso doping: “È frustrante”. Il presidente WADA si espone sulla connazionale Swiatek

I tempi dilatati del caso doping di Sinner hanno portato l'ex n°4 al mondo Henman ha lanciare un appello nella speranza che si chiuda la vicenda e il presidente della WADA prova a fare chiarezza sui casi

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Matteo Morace

Matteo Morace

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L’attesa per l’esito del ricorso della WADA sul caso doping riguardante Jannik Sinner inizia a essere estenuante non solo per il n°1 al mondo, che ha dimostrato di saper andare oltre quando scende in campo, ma anche per tutti gli addetti ai lavori, con l’ex tennista Tim Henman che ha definito questa situazione “frustrante” anche per il tennis e i suoi tifosi.

Intanto il presidente della WADA, Witold Banka, ha parlato del mancato ricorso nei confronti della sua connazionale Iga Swiatek, spiegando come il suo caso differisca da quello del n°1 ATP e che non c’è stata alcuna disparità di trattamento.

L’appello di Henman sul caso doping di Sinner

A distanza di quasi un anno dall’esito positivo al doping di un proprio tampone, Jannik Sinner non sa ancora se sarà sospeso o no. Dopo essere stato assolto dall’ITIA lo scorso anno, il n°1 al mondo dovrà attendere l’esito del ricorso al TAS di Losanna da parte della WADA atteso il 16 o 17 aprile per scoprire le sorti del proprio futuro.

Un attesa lunghissima e logorante per Sinner, ma in parte anche per tutti gli addetti ai lavori, come l’ex n°4 al mondo Tim Henman, oggi opinionista per Eurosport, che nel fare i complimenti a Jannik per saper reggere così bene la pressione, ha lanciato un appello all’antidoping: “Sono stupito che Sinner sia riuscito a giocare un tennis di tale livello nonostante questa nuvola sopra la sua testa. Quale sarà l’esito, non lo so. Non è stata una bella situazione per lo sport, soprattutto se si considerano i casi di Swiatek e Halep. C’è un processo legale in corso, ma è frustrante per il tennis e per i tifosi che questa vicenda si trascini così a lungo. È iniziata l’anno scorso e solo ad aprile avremo una decisione. È troppo tempo”.

Il presidente della WADA spiega il diverso trattamento tra Sinner e Swiatek

Chi non ha subito lo stesso trattamento di Sinner è stata Iga Swiatek, che non dovrà affrontare alcun ricorso dopo essere stata scagionata dall’ITIA. A tal proposito ha parlato il presidente della WADA, Witold Banka, al sito polacco RZ, rispedendo al mittente le insinuazioni di una disparità di trattamento tra i due in favore della tennista sua connazionale: “Si tratta di due casi completamente diversi che non possono essere paragonati. Sia le sostanze che le circostanze sono diverse. Abbiamo preso entrambe le decisioni dopo aver chiesto il parere di un esperto esterno. La procedura da parte della WADA è stata la stessa di qualsiasi altro caso disciplinare”.

Il presidente della WADA insiste: “Atleta responsabile dei suoi collaboratori”

A Banka è stato poi chiesto quali siano i dubbi riguardanti Sinner che hanno portato la WADA a portarlo a ricorso: “Non posso entrare nei dettagli perché siamo parte in causa. Non mettiamo in dubbio che Sinner abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti, ma richiamiamo l’attenzione sulla responsabilità dell’atleta per le azioni dei suoi collaboratori”.

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