L’impegno di Jannik Sinner contro Francisco Cerundolo, ma anche l’ennesimo piccolo grande dramma sportivo di Matteo Berrettini, che proprio non riesce a far strada nel torneo che sente di più: gli Internazionali di Roma. Renzo Furlan a tutto tondo sui due campioni azzurri. L’ex tennista, che da poco ha interrotto la lunga e proficua collaborazione con Jasmine Paolini, si è soffermato sul rosso di San Candido e su “The Hammer” nel corso di un intervento in diretta su Sky. Considerazioni molto interessanti le sue, sia sotto il profilo tecnico e sportivo sia su quello più spiccatamente “umano”.
- Furlan sul match tra Sinner e Cerundolo
- I progressi di Jannik e l'emozione di Roma
- Il problema serio di Berrettini per Furlan
Furlan sul match tra Sinner e Cerundolo
Si parte dal match vinto, ma con un po’ di fatica, da Sinner su De Jong: “Jannik ha mostrato una crescita costante. Non era facile, il caldo ha sicuramente influito ma lui ha chiuso brillantemente il primo set nonostante il passaggio a vuoto tra il 4-1 e il 4-4. Cerundolo è un avversario molto più difficile, che però Jannik conosce molto bene”, ricorda Furlan. L’argentino ha un dritto devastante, inoltre sulla terra è un portento e tra l’altro sta attraversando un momento di forma incredibile. Però Sinner cresce e la reazione dopo le difficoltà del primo set mi fa capire che sta tornando quello dhe tutti conoscevamo”.
I progressi di Jannik e l’emozione di Roma
Quindi sul gioco mostrato da Sinner, al secondo successo in due giorni dopo lo stop forzato per il caso Clostebol: “Il tennis di Jannik non è ancora perfetto ed è normale che sia così. Se Sinner giocherà con un clima più secco e con condizioni migliori, metterà in mostra il suo gioco migliore. Però non penso terrà conto delle condizioni meteo. Contro Cerundolo mi aspetto uno Jannik molto preparato, tenendo sempre presente che viene da tre mesi di stop e questa è una cosa che non dobbiamo dimenticare mai. Il calo nel primo set contro De Jong? Non penso sarà felice di quello che è accaduto in quel frangente. L’allenamento a fine partita sul Centrale è servito a togliere un po’ di tensione, che evidentemente avverte”.
Il problema serio di Berrettini per Furlan
Quindi su Berrettini, costretto al ritiro contro Ruud: “Si possono fare tantissimi discorsi su Matteo, ma la verità è che lui si sentiva bene e desiderava ardentemente giocare qui, nella sua città, davanti alla sua gente. Voleva competere davanti al suo pubblico, le prime indicazioni emerse dal match con Fearnley erano state ottime. Poi non so cosa sia successo, qualcosa si è rovinato. Colpa del doppio giocato con il fratello? Ma no, una partita di un’ora e mezza non può influire più di tanto sul fisico. Purtroppo ha un problema più serio, che si manifesta ogni tanto e che fa fatica a risolvere”.