Alexander Waske, chi era costui? Parafrasando Manzoni, i Promessi Sposi e il riferimento a Carneade, si potrebbe proporre lo stesso interrogativo a proposito dell’ex tennista tedesco. L’ultimo, in ordine di tempo, ad aver detto la sua sulla vicenda dell’accordo tra Jannik Sinner e la WADA. Pure lui, con considerazioni non troppo tenere nei confronti del rosso di San Candido. Che però Waske s’è affrettato a definire “un bravo ragazzo”.
- Chi è Alexander Waske, l'ultimo fustigatore di Sinner
- Le dure parole di Waske su Jannik: "Danno per il tennis"
- Per Waske serviva una punizione durissima per Sinner
- La strana morale dei tennisti: volevano un'altra ingiustizia
Chi è Alexander Waske, l’ultimo fustigatore di Sinner
Partiamo dalla risposta alla domanda di inizio articolo: classe 1975, Waske è un ex specialista del doppio, sempre eliminato tra il primo e il secondo turno in singolare nei tornei del Grande Slam. Il suo momento di gloria durante un torneo ad Halle, quando riuscì a battere Rafa Nadal. In coppia con un altro giocatore, invece, si è tolto maggiori soddisfazioni. Quattro i titoli ATP vinti nel doppio, con due semifinali Slam raggiunte agli Australian Open e al Roland Garros.
Le dure parole di Waske su Jannik: “Danno per il tennis”
Dopo aver inquadrato il personaggio Waske, uno di cui tanti si erano dimenticati e pochi sentivano la mancanza, ecco cosa ha detto. A Sport 1, emittente tedesca, ha detto sardonico: “Jannik è un ragazzo fantastico e dice sempre la cose giusta. Ha un fisico fantastico, non penseresti mai che fa uso di doping. Ma sta arrecando un danno grande al mondo del tennis. Forse non ha fatto nulla di sbagliato, ma gli altri tennisti hanno ragione a chiedere regole chiare“.
Per Waske serviva una punizione durissima per Sinner
Insomma, Sinner starebbe arrecando un danno al tennis secondo Waske: “L’accordo? La maggior parte dei tennisti se ne lamenta. Questa sanzione è stata concordata, Sinner potrà giocare tutte le prove dello Slam. Medvedev ha visto il caso Sinner e lo ha indicato come un precedente, questo può essere un problema. Servono regole chiare, ci deve essere un solo organismo che effettui i controlli, così non ci saranno trattative. Ci sono stati anche casi come quello di Halep o Sharapova che non hanno ricevuto una punizione così breve“.
La strana morale dei tennisti: volevano un’altra ingiustizia
Purtroppo quelli di Sport 1 non hanno continuato l’intervista. Sarebbe stato interessante, infatti, chiedere a Waske: “Voi tennisti o ex tennisti non siete sollevati che, grazie a Sinner, da parte della WADA ci sia più flessibilità sui casi di positività? Non vi conforta che non sia stato utilizzato (e si spera non sarà più utilizzato in futuro) lo stesso metro durissimo nei confronti dei giocatori contaminati? E non ritenete sbagliato che, pur essendo stato riconosciuto non colpevole, Sinner sia stato fermato lo stesso?”. Chissà cosa avrebbe risposto Waske.