La sospensione di tre mesi stabilita dall’accordo con la WADA avrebbe dovuto permettere ad Alexander Zverev e Carlos Alcaraz di avvicinarsi a Jannik Sinner e impensierirne la vetta nel ranking. Ma questo primo mese di tornei senza l’altoatesino ci ha mostrato tutti i limiti, soprattutto dal punto di vista della continuità, del tedesco e dello spagnolo, incapaci – finora – di sfruttare la chance d’oro capitatagli.
Della stessa idea è anche Paolo Lorenzi, ex tennista e oggi commentatore, che in un intervento durante la trasmissione Tennis Talk su Supertennis ha analizzato le difficoltà di Zverev e Alcaraz, evidenziando come al momento nessuno nel circuito sia al livello di Sinner, uomo sempre più solo al comando del tennis maschile.
- L’analisi di Paolo Lorenzi
- Il febbraio deludente di Alcaraz e Zverev
- Quanto possono ancora guadagnare su Sinner fino a maggio
L’analisi di Paolo Lorenzi
Se il mese tennistico di febbraio ci ha detto qualcosa è che Carlos Alcaraz e Alexander Zverev non sembrano in grado di poter impensierire il primato in classifica di Jannik Sinner, nonostante la sua forzata assenza dalle competizioni. Questo è dovuto ai passi falsi commessi dallo spagnolo e dal tedesco, che, come spiega Paolo Lorenzi a Tennis Talk, hanno problemi di continuità e spesso non riescono a vincere quando non si trovano nelle migliori condizioni:
“I più forti fanno davvero tanta fatica. Io credo ci sia, a esclusione di Sinner, poca differenza tra gli altri. Quando non sono al meglio e non si trovano nelle migliori condizioni, non riescono a vincere le partite. Il primo è Alcaraz, che ha pochissima continuità. Ci attendevamo che sfruttasse la chance legata all’assenza di Sinner per diventare di nuovo numero uno, ma al momento ha denotato un problema di continuità che deve risolvere in fretta”.
Lorenzi ha anche evidenziato come gli altri stiano cercando di apportare delle modifiche al loro tennis per avvicinarsi a Sinner, ma che questo comporta anche un periodo di maggiore incertezza che può portare a perdere più partite del dovuto: “Anche gli altri: lo stesso Zverev è andato in Sud America per fare punti e invece le condizioni sono complicate. Per tutti gli altri non vedo quella differenza pazzesca di gioco. Fanno molta fatica. Mi aspettavo qualcosa in più da Zverev, Alcaraz e anche Novak Djokovic. Sinner è migliorato troppo rispetto agli altri. Gli altri stanno apportando dei cambiamenti per migliorare il proprio gioco e provare a raggiungere Jannik. Ma per farlo, ovviamente, ci vuole tempo e questo ti costringe a perdere delle partite”.
Il febbraio deludente di Alcaraz e Zverev
A testimonianza di quanto affermato da Lorenzi c’è la classifica ATP, che vede ancora Sinner saldo al comando, con un vantaggio sugli inseguitori rimasto stabile dalla fine degli Australian Open. Questo perché a febbraio ne Zverev ne Alcaraz sono riusciti a ottenere i risultati speravi. Negativo soprattutto il mese del tedesco, che nel corso della tournée sud/centro americana ha collezionato solo quattro vittorie a fronte di ben tre sconfitte, non incrementando difatti il suo bottino in classifica.
Meglio ha certamente fatto Alcaraz, che almeno a Rotterdam ha conquistato il suo primo titolo indoor in carriera. Dopo il torneo di categoria 500 vinto nei Paesi Bassi, Carlitos è però crollato nei quarti di finale di Doha contro Jiri Lehecka, fallendo così la possibilità di avvicinarsi ulteriormente a Zverev e Sinner. Praticamente i punti guadagnati da Sascha e Carlos in classifica su Jannik, sono i 500 del titolo vinto da Sinner nel 2024 a Rotterdam e che il n°1 ATP non ha potuto difendere.
Quanto possono ancora guadagnare su Sinner fino a maggio
Alcaraz e Zverev avranno comunque altre occasioni da qui agli Internazionali d’Italia, dove tornerà in campo Sinner, per accorciare in classifica su Jannik, a partire dal Sunshine Double statunitense in procinto di iniziare. Il n°1 ATP infatti perderà il bottino il 1600 punti conquistati tra Miami (vittoria), Montecarlo (semifinale) e Madrid (quarti) che lo porterà a 9730 punti nel ranking, 1595 in più di Sascha e 2220 di Carlitos.
Distanze certamente colmatili, non fosse che anche lo spagnolo e il tedesco dovranno difendere un buon numero di punti, 900 Zverev e 1500 Alcaraz, il che vorrà dire che nei tornei di marzo e aprile dovranno conquistare rispettivamente 2495 punti (praticamente due Masters 1000 e un ATP 500) e 3720 (quindi quasi tutti e quattro i Masters che si terranno in questo periodo). Un bottino che appare troppo elevato considerando la discontinuità di rendimento da loro dimostrata finora e al fatto che anche altri giocatori vorranno provare a sfruttare l’assenza di Sinner per mettersi in mostra, conquistare trofei e scalare il ranking, Novak Djokovic in primis.