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Sinner numero 1 al mondo: arriva il messaggio di Djokovic e Vagnozzi svela un retroscena su Medvedev

Novak Djokovic, appena spodestato da Sinner, si aggiunge alla lunga serie di numeri 1 che si complimentano con il campione altoatesino. Il coach Vagnozzi rivela il momento chiave con Medvedev

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una giornata da numero 1, la prima anzi la seconda, ma i tifosi di Sinner si augurano che le ultime 48 ore possano diventare la normalità per il tennista altoatesino. Da ieri Jannik Sinner è diventato il numero uno al mondo del tennis mondiale con tanto di consegna da parte della coppa da parte del presidente dell’ATP Gaudenzi. Ma ovviamente i festeggiamenti non si fermano con la super accoglienza che gli ha riservato la sua Sesto Pusteria.

I complimenti di Djokovic

E’ stato un giorno speciale quello di Jannik Sinner che si è visto recapitare un video dall’ATP con i complimenti di tantissimi del club dei 29 che ha assaggiato la vetta della classifica mondiale: da McEnroe a Borg, passando per Kuerten e Courier fino ad arrivare a Medvedev. Jannik ovviamente ha molto apprezzato il video al punto da condividerlo sui suoi canali social. All’appello mancava solo Novak Djokovic che però non si è fatto attendere con il serbo che ha commentato il post in cui l’azzurro mostra la coppa del numero 1 e in italiano ha scritto: “Bravo Jannik. Meriti di essere 1 del mondo. Auguri”, prima di concludere in inglese: “Congratulazioni per un traguardo meritato in cima al mondo del tennis”.

Il messaggio di Jannik e Nike

La Nike ha investito forte su Jannik Sinner già da diversi anni e molto probabilmente l’azienda di Beaverton continuerà a farlo sempre di più anche nel prossimo futuro e proprio con il suo sponsor è arrivato un nuovo messaggio dell’altoatesino, un messaggio con lo sfondo della terra rossa: “Caro numero 1, ti ho sempre guardato con ammirazione. Sei stato nella mia mente ogni volta che ho vinto una partita e soprattutto ogni volta che ne ho persa una. Eri lì quando ero stanco, scoraggiato, frustrato e pronto a rinunciare. Sei la ragione per cui non l’ho fatto. La ragione per cui ho continuato a impegnarmi di più e a credere di più in me stesso. Grazie, Numero 1. Perché senza di te non sarei mai stato dove sono oggi, tuo Jannik”.

Il retroscena di Vagnozzi

Sinner ne parla sempre: il suo team. La squadra che ha permesso all’altoatesino di riuscire a raggiungere la vetta del mondo del tennis si fonda soprattutto (ma non solo) su Simone Vagnozzi che nel corso di una lunga intervista a Tennis Talk ha svelato anche un piccolo retroscena: “Io penso che non ci sia stato un momento ben preciso ma tanti piccoli passettini. Se ne devo scegliere uno che gli ha dato quella fiducia in più penso che sia Pechino dove è arrivato che non stava bene. E’ riuscito a passare i due turni con difficoltà, con Evans al terzo e stava male, da lì è partito e ha battuto Alcaraz e Medvedev che ha battuto facendo serve&volley. Diciamo che Medvedev è sempre stato un po’ il nostro obiettivo sin da quando abbiamo iniziato a lavorare – poi scherza – sulla sua foto c’era la scritta Wanted”.

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