Jannik Sinner non è riuscito a “vendicare” Matteo Berrettini nel torneo di Indian Wells, uscendo battuto da Taylor Fritz nel match degli ottavi di finale. Il giovane statunitense aveva liquidato il romano nel turno precedente e si è ripetuto contro il talento di San Candido, che non ha potuto nascondere la propria delusione al termine del match perso 6-4, 6-3.
“In campo non ho avuto buone sensazioni. Non mi sentivo bene sulla palla, era come se non riuscissi a muovermi bene – ha dichiarato Sinner nella conferenza stampa post match -. Ho provato a lottare fino alla fine, le mie chances le ho avute, ma non ce l’ho fatta. Cose che normalmente faccio non mi sono riuscite. Comunque, nonostante la giornata opaca, sono rimasto lì fino alla fine, ho fatto un controbreak e sono andato vicino a procurarmi le occasioni per il secondo. Se sul 4-2 del primo set avessi tenuto meglio l’angolo sarei andato 5-2 e servizio. Nel secondo set, se avessi fatto il break al primo gioco, sarebbe stata un’altra partita”.
Sinner, la cui corsa alle Atp Finals si fa sempre più in salita (attualmente Jannik è il primo degli esclusi e ha in Casper Ruud e in Hubert Hurkacz gli avversari da rincorrere) ha poi fornito una spiegazione in più, legata al “bye” di cui ha goduto nel turno precedente per il ritiro di Isner:
“Quest’anno ho già perso alcune partite in modo simile, ma ogni partita ha un suo perché. Quando passa tanto tempo tra una partita e l’altra non è semplice essere subito pronti, specie se trovi poi un avversario in fiducia come Taylor, che aveva battuto Berrettini giocando un ottimo tennis”.