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Sinner, via Naldi e Ferrara dopo il caso doping: Jannik punisce i responsabili e rivoluziona lo staff

Le leggerezze sulla vicenda Clostebol costano carissimo al preparatore atletico e al fisioterapista dell'altoatesino: non faranno più parte dell'entourage del campione.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Jannik Sinner ha scelto. Dopo il pasticciaccio brutto di Indian Wells, che ha rischiato di costargli una squalifica per doping e che in ogni caso ne ha macchiato il nome e inficiato la popolarità, il campione altoatesino ha deciso di rivoluzionare il suo staff. Di cui non faranno più parte il preparatore atletico Umberto Ferrara e il fisioterapista Giacomo Naldi, ritenuti i responsabili del “caso Clostebol”, la sostanza trovata in quantità risibili nelle analisi di Jannik la scorsa primavera, durante il “Sunshine Double” tra Indian Wells e Miami. Come riporta il Corriere dello Sport, la decisione di Sinner, seppur presa a malincuore, è definitiva.

Sinner, addio al preparatore atletico e al fisioterapista

Già da qualche tempo, infatti, Naldi e Ferrara non erano stati più visti al seguito del campione, a differenza dei due coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, sempre onnipresenti al fianco di Jannik. Anche agli US Open Sinner farà a meno del preparatore e del fisioterapista, in attesa di trovare nuovi professionisti a cui affidarsi. Con Naldi e Ferrara è finita. Entrambi non pagano per la loro malafede: soltanto per le reciproche leggerezze. Come ricostruito dall’entourage di Sinner, tesi peraltro accertata dai giudici dell’ITIA, la responsabilità di quanto accaduto negli Stati Uniti a marzo ricade solo e unicamente sui due membri dello staff di Jannik.

Umberto Ferrara e Giacomo Naldi cacciati da Jannik

Umberto Ferrara, 55 anni, si occupava dei muscoli di Sinner da maggio 2022. Bolognese come Giacomo Naldi, il fisioterapista che per Jannik aveva lasciato il posto nello staff della Virtus, gloriosa squadra di basket. Sono stati loro, in modo del tutto inconsapevole, a trascinare il rosso di San Candido nei guai. Tutta colpa di uno strumento per togliere i calli ai piedi, con cui Naldi s’è ferito proprio durante il torneo di Indian Wells. Un episodio raccontato da Cahill a Espn. Jannik chiese subito al fisioterapista se avesse usato creme o trattamenti per il mignolo ferito. Negativa la risposta. Ed era la verità.

Il caso Clostebol e il rischio squalifica scongiurato

Per aiutarlo a curare in fretta il taglio, molto profondo, Ferrara ha dato a Naldi uno spray, il Clostebol, senza che Sinner, Cahill o Vagnozzi ne fossero a conoscenza. E dal massaggio di Naldi a Sinner, una porzione infinitesima della sostanza dopante si è trasferita dal dito del fisioterapista al campione. Tesi che è stata ritenuta attendibile, dal momento che Jannik non è stato squalificato. Ma per quella serie di leggerezze, seppur commesse in buona fede, qualcuno doveva pagare. È toccato a Naldi e Ferrara, che pure avevano accompagnato Jannik nella sua crescita fino ai recenti trionfi e alla posizione numero 1 nel ranking. Tra qualche settimana qualcuno prenderà il loro posto. Il casting è aperto.

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