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Sofia Goggia trionfa nel SuperG di Beaver Creek: la samba, la polenta, l'amatriciana e il grazie ai medici

La campionessa di Bergamo ha conquistato il 25mo successo in Coppa del Mondo, a quasi un anno dall'ultimo: la rinascita dopo l'infortunio, in classifica ha già superato Brignone.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

È appena tornata e ha già conquistato più punti in Coppa del Mondo di Federica Brignone, l’amica rivale con cui condivide la speranza di far bene in classifica generale. Soprattutto, è già tornata protagonista in pista, dove riesce a esprimersi al meglio, in quella che è la sua dimensione ideale. Sofia Goggia ha ancora una volta ridisegnato il destino. Quasi un anno fa conquistava l’ultima vittoria in coppa, nella discesa libera di Altenmarkt. Il 5 febbraio invece incappava nell’ennesimo terribile infortunio: frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra. Oggi rieccola, sorridente e vincente: suo il SuperG di Beaver Creek, il giorno dopo uno strepitoso secondo posto in discesa.

Goggia, niente samba dopo la vittoria: “Più brava a girare la polenta”

Raggiunta da Eurosport, super Sofia ha ammesso: “Oggi mi sento veramente felice. Mi sono divertita a sciare, mi ero detta che avrei voluto provare a fare la samba all’arrivo come Pinheiro. Ma non sono brasiliana, sono italiana, vengo da Bergamo e sono più famosa per girare la polenta. Sono contenta e grata, ma anche ieri lo ero. Vedendo la pista, ho pensato che avrei potuto far meglio in superG rispetto alla discesa”.

Il retroscena di Sofia: ecco cos’ha pensato al cancelletto di partenza

E così è stato, in effetti: “Mi sono espressa al meglio sugli sci oggi. Non era molto difficile come superG, ma la visibilità era bassa e piatta. Tutti mi chiedono come ho fatto a rientrare così velocemente dopo un infortunio grave, la verità è che non devo più pensare a nulla, perché non ho più viti o placche al malleolo. Ho sciato solo in quest’ultimo mese, però sono riuscita a fare un bel lavoro a Copper Mountain. Quando sei al cancelletto di partenza normalmente pensi all’infortunio, io ho pensato solo alla gara. Ho avuto tanti infortuni e sono abituata, vorrei avere questo atteggiamento per tutta la stagione”.

Dopo Beaver Creek, il grazie ai medici: “E ora una bella amatriciana”

Ai canali ufficiali della Fisi, invece, Goggia ha aggiunto: “Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, il mio percorso è stato come l’operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo, alla fine però se i pezzi vengono messi bene insieme, escono cose straordinarie. Sono molto grata a loro, alla mia famiglia, alla Federazione, alla Guardia di Finanza e ai miei fans che mi vogliono bene, anche quando non vinco. Torno in Italia a distanza di un mese perché ho bisogno di mangiare una bella amatriciana tra due giorni e poi testa a St. Moritz“.

Sofia Goggia trionfa nel SuperG di Beaver Creek: la samba, la polenta, l'amatriciana e il grazie ai medici Fonte: IPA

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