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Spalletti, nessuno lo contesta più: la vittoria più bella, la dedica e quei gesti alla telecamera

Lo strapotere di quest'ultimo mese del Napoli in Italia e in Europa è una rivincita di Spalletti rispetto alle critiche ricevute in passato. Tifosi conquistati anche con la dedica post gara

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Napoli Divino, 6 Unico, ‘na cosa Grande! Si sprecano gli aggettivi nel day after l’ennesimo spettacolo offerto dagli azzurri che onorando il più classico “non c’è due senza tre” hanno calato il tris di meraviglie in Champions rifilando 6 gol all’Ajax dopo aver “maltrattato” in precedenza Liverpool e Rangers.

Napoli unico ma anche un unico o quasi protagonista su tutti, quel Luciano Spalletti che sembra aver vinto definitivamente, col gioco e coi risultati, qualsiasi remora della tifoseria partenopea. Se poi fa quella dedica a fine partita a Maradona allora il gioco è fatto.

Napoli stratosferico: la rivincita di Spalletti

Era il 31 agosto. Poco più di un mese fa. Il Napoli veniva bloccato in casa dal Lecce nel turno infrasettimanale. Qualche giorno primo uno scialbo 0-0 a Firenze. Tra le due partite tanto turnover che aveva prodotto risultati, pochi sicuramente al di sotto delle aspettative; critiche, tante. Soprattutto verso Luciano Spalletti reo di aver cambiato troppo e male gettando nella mischia gente non ancora pronta, vedi Raspadori. E qui le solite polemiche, sia sul valore effettivo della rosa che sulla bravura del tecnico toscano.

Spalletti, un mese per stravolgere tutto. Pur perdendo di lì a breve Osimhen, Spalletti ha trovato una quadra meravigliosa, un gioco spumeggiante di un Napoli che con grande facilità riesce ad arrivare al tiro, dando ampiezza alle giocate, e scatenando ora la fisicità prorompente di Anguissa, ora la velocità di Raspadori, ora l’intelligenza di Zielinski, il tutto rigenerando Meret, valorizzando Kim, ed immerso nel genio versatile di Kvaratskhelia.

Napoli di Spalletti: una squadra ingiocabile

Le tre vittorie in Champions a suon di gol sono la prova della forza del nuovo Napoli di Spalletti: 4-1 Liverpool, al Maradona, 3-0 a domicilio contro i Rangers e poi la prestazione monumentale di ieri all’Amsterdam Arena in cui gli azzurri hanno maramaldeggiato al cospetto dei lancieri giocando a tennis, un 6-1 che forse sta pure stretto alla banda di Spalletti che ha fallito almeno altrettanti gol.

Uno strapotere fisico, tecnico e tattico che ovviamente in Spalletti il nuovo vecchio condottiero che ha saputo trovare nelle difficoltà, sulla carta, di un ricambio generazionale (Koulibaly, Mertens, Ruiz, Ospina e Insigne) l’occasione per “rinfrescare” non solo i conti delle casse di De Laurentiis ma anche l’entusiasmo della squadra e di conseguenza della piazza che davvero crede finalmente sia arrivato il momento per alzare al cielo qualcosa di concreto, in campionato, e chissà anche in Europa, continuando di questo passo.

Spalletti: tifosi innamorati del suo Napoli showtime

Sui social continua il trend su Spalletti. I tifosi partenopei sono in estasi e chiedono a gran voci il rinnovo del tecnico toscano: “Il Napoli, oggi, è semplicemente una delle migliori squadre d’Europa: attacca sui difetti (studiati meticolosamente) degli avversari. Fase difensiva avanza-scappa-spezza, fase offensiva che si sviluppa dal basso e scatta rapidissima. Manca un tassello: rinnovare Lucianone adesso!” scrive qualcuno.

Il tifo del Napoli esalta Spalletti: “Spalletti li voleva bellissimi e incoscienti. Hanno fatto di più. I uagliuni del
Napoli sono stati STUPEFACENTI!” esulta la giornalista Anna Trieste su Twitter, “ha mostrato una squadra stellare, facendo dimezzare il pubblico di Amsterdam con mezz’ora d’anticipo” scrive un altro. e ancora “Il lavoro di Luciano #Spalletti è sotto gli occhi di tutti. Una squadra completamente cambiata nella propria ossatura, che già a ottobre, è un piacere vedere giocare”.

Spalletti, la dedica a Maradona dopo la vittoria

La partita Ajax-Napoli era stata alla vigilia caricata emotivamente e iconicamente anche nel ricordo tra due leggende del calcio, una dei lancieri e una del Napoli, purtroppo non più tra noi, Johan Crujiff e Diego Armando Maradona.

Spalletti è tornato su questa cosa a fine gara con un pensiero che ha ancor di più fatto crescere l’happening nei suoi confronti da parte del tifo azzurro: “Anche Maradona sarà stato orgoglioso di loro” riferendosi ai suoi giocatori.

Spalletti, i gesti alle telecamere: cosa avrà voluto dire

Della notte magica di Amsterdam resta un mistero. L’Ajax passa in vantaggio, un gol a freddo che scatena la reazione del Napoli che pareggia subito con Raspadori. Le telecamere inquadrano Spalletti che dopo aver esultato con i suoi collaboratori si risiede in panchina. Il tecnico toscano guarda la telecamera, si accorge di essere ripreso e fa una serie di gesti: per due volte alza l’indice come facesse un “1” e poi con entrambe le mani disegna una “T” come si fa per i time out nel basket.

Non ci sono spiegazioni o traduzioni del gesto. Né Spalletti ha voluto chiarire nel post gara. Ed allora campo libero alle interpretazioni del web. Per molti Lucianone stava solo indicando il risultato, 1-1 e palla al centro; per altri era solo un segnale del Napoli che poi si sarebbe scatenato, un po’ come nel film Il Gladiatore “al mio segnale scatenate l’inferno”. La verità la sa solo Spalletti.

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