Mattina difficile per Massimo Stano e Antonella Palmisano, che hanno chiuso al 6° posto la staffetta mista della marcia a Parigi 2024, disciplina assolutamente inedita alle Olimpiadi: a fine di una gara di grande sofferenza, la marciatrice pugliese ha rivelato di essere arrivata ai Giochi dopo aver avuto il Covid.
- Parigi 2024, marcia: Stano e Palmisano al 6° posto nella staffetta mista
- Parigi 2024: la gara sofferta di Stano e Palmisano
- Parigi 2024: Palmisano e la rivelazione sul Covid
- Parigi 2024: Stano e l’infortunio alla caviglia
Parigi 2024, marcia: Stano e Palmisano al 6° posto nella staffetta mista
È stata una gara complicata per Massimo Stano e Antonella Palmisano, la coppia d’assi della marcia italiana impegnata stamattina nella nuova disciplina della staffetta mista, del tutto inedita per le Olimpiadi, che si disputa in 4 frazioni sulla distanza della maratona, 42,195 km. Il duo italiano si è classificato al 6° posto in 2h53’52’’, mentre sul podio sono finite Spagna (2h50’31’’), Ecuador (2h51’22’’) e Australia (2h51’38’’).
Parigi 2024: la gara sofferta di Stano e Palmisano
Stano e Palmisano hanno combattuto in condizioni fisiche tutt’altro che eccellenti, disputando una gara coraggiosa. L’azzurro ha chiuso la prima frazione con un ritardo di 8’’ dal primo, poi nella seconda tratta Palmisano ha spinto con grande forza, prima di andare in difficoltà nel finale e chiudere 7a. Nella terza frazione Stano ha recuperato fino ad arrivare terzo a +10” sull’Australia quarta: negli ultimi 11 km è arrivato però il crollo della Palmisano, raggiunta e sorpassata dall’australiana Jemina Montag. Nel finale l’azzurra ha poi perso altre due posizioni.
Parigi 2024: Palmisano e la rivelazione sul Covid
Al traguardo Palmisano, ormai esausta, ha abbracciato Stano. La marciatrice, che pochi giorni fa si era ritirata dalla 20 km per una improvvisa influenza, ha poi rivelato di aver corso in condizioni precarie: nei giorni scorsi ha infatti contratto il Covid, che l’ha fortemente debilitata.
“Ho avuto il Covid in questi giorni – spiega la marciatrice pugliese ai microfoni di RaiSport – abbiamo tenuto tutti all’oscuro. Sono sempre stata isolata e monitorata. Non avevo forze. Ci siamo detti ‘diamo il massimo’. Nella seconda parte ho pagato il conto. Alla fine siamo contenti”.
Parigi 2024: Stano e l’infortunio alla caviglia
Anche Stano non è arrivato al meglio alle Olimpiadi a causa dell’infortunio alla caviglia dello scorso aprile seguito da un recupero lampo. “Avevo un po’ di paura per la caviglia – le sue parole a fine gara – ma i fisioterapisti mi hanno detto di andare. E ho spinto nonostante una vescica. Non ci importa della posizione, abbiamo dato il massimo. Non possiamo recriminare”.