Una sfida che sa di storia, di quelle che però si vorrebbero cancellare dalla memoria. Il calcio è da sempre un veicolo di confronti inaspettati, tra nazioni che spesso non si guardano di buon occhio e sono costrette a ritrovarsi nei confini di un rettangolo verde. Stati Uniti e Vietnam riportano a galla la memoria di una guerra folle, sanguinaria e insensate di cui le donne pagarono un prezzo altissimo. Ora però si parla di calcio e di campo ai Mondiali femminili di calcio che si svolgono in Australia e Nuova Zelanda.
- Stati Uniti: le star del calcio mondiale
- Vietnam: al Mondiale con il ruolo di cenerentola
- USA-Vietnam più di una partita: l’attenzione dei media
Stati Uniti: le star del calcio mondiale
Dall’altra parte dell’Oceano (rispetto a noi), il calcio si traduce con soccer e non con “football” come vorrebbero gli inglesi che pure il giochino lo hanno inventato. Ma quando si parla di calcio negli Stati Uniti si parla al femminile con una delle squadre più vincenti nella storia dello sport americano. Le ragazze della nazionale Usa portano in dote il titolo di miglior squadre femminile al Mondo con 4 mondiali conquistati (1991, 1999, 2015 e 2019) e con l’onere e l’onore di essere la squadra da battere.
Ma come se non bastasse, la nazionale USA è stata anche portavoce non solo di risultati e successi sul campo ma di tante battaglie anche al di fuori del campo da calcio. Il simbolo della squadra è l’eterna Megan Rapinoe, un’icona dello sport americano, per le sue battaglie contro le discriminazioni oltre che per il suo talento sul campo. Per lei sarà “The Last Dance”, ultima volta in campo prima di chiudere la sua carriera.
Vietnam: al Mondiale con il ruolo di cenerentola
La sfida contro gli Stati Uniti e contro Megan Rapinoe, assume per il Vietnam connotati davvero unici. A guidarle in panchina ci sarà il 72enne Mai Due Chung, il tecnico più anziano di tutto il Mondiale che avrà il compito di guidare una squadra giovane, ma non per età anagrafica. In Vietnam per le donne il calcio era una pratica vietata fino agli anni ’90, ora invece le attenzioni saranno tutte su di loro visto che per i match del Mondiale il governo ha ordinato la diretta televisiva in chiaro ed è arrivato anche il soprannome “Golden Women Warriors”.
La qualificazione alla fase finale è arrivata grazie alla fase di ripescaggio superando Taipei e Thailandia, il livello tecnico della squadra non è sicuramente eccelso, l’unica giocatrice in Europa è l’attaccante Huynh Nhu che gioca in Portogallo con il Vilaverdense, ma la palla è rotonda è tutto può succedere.
USA-Vietnam più di una partita: l’attenzione dei media
Che la gara di stanotte tra Stati Uniti e Vietnam sia qualcosa di più di una semplice partita lo si capisce anche dalla grande attenzione che i media americani stanno dedicando all’evento, cosa abbastanza insolita visto che per la corazzata americana dovrebbe essere una passeggiata (9-0 nell’ultimo confronto diretto). Ma il Vietnam resta una ferita aperta nel cuore degli USA, che forse il calcio e le donne potranno avere la forza di cominciare a rimarginare.