L’Italia si arrende alla Svezia e alla fisicità delle avversarie a segno sempre su calcio piazzato. Le ragazze di Bertolini, dopo la vittoria di misura contro l’Argentina, non riescono a trovare continuità e vengono mandate ko dalle svedesi allenate da Gerhardsson sul campo dello Sky Stadium di Wellington. La gara, valida per la seconda sfida delle azzurre nel gruppo G del Mondiale femminile, è terminata con il risultato finale di 5-0. Per l’Italia, però, restano ancora vive le speranze per la qualificazione agli ottavi di finale nel torneo iridato.
- Svezia-Italia, il commento della gara
- Le pagelle dell'Italia
- Qualificazione ottavi Mondiale femminile: ecco cosa serve all'Italia
Svezia-Italia, il commento della gara
Il tentativo di Cantore dopo venti secondi dal fischio d’inizio ha fatto da presagio all’ottimo avvio di gara delle azzurre. Le ragazze di Bertolini tengono il campo con un buon gioco, tanta propositività e compattezza per gran parte della prima frazione di gioco, con le avversarie svedesi che son cresciute esponenzialmente minuto dopo minuto.
Per l’Italia, però, gli ultimi cinque minuti prima di andare a riposo pesano quanto un macigno, con la Svezia che prende il sopravvento e viene premiata dalla fisicità in occasioni da calcio d’angolo. Le ragazze di Gerhardsson rincarano la dose di fiducia e vedono avvicinarsi sempre più gli ottavi di finale.
Altri 45 minuti non sono bastati all’Italia per risollevare il capo e provare ad accorciare le distanze, con la determinazione che è venuta man mano a mancare. La ct Bertolini ha tentato di svoltare la gara inserendo forze fresche, ma i ritmi della gara restano bassi per tutta la durata del secondo tempo annullando qualsiasi speranza per le azzurre. La Svezia cala la manita e mette un’ipoteca sulla qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale femminile .
Le pagelle dell’Italia
- DURANTE 5: risponde presente quando chiamata in causa, ma la fisicità della Svezia non è l’unica componente ad aver determinato il risultato. Si poteva far meglio sui traversoni da corner.
- DI GUGLIELMO 5.5 (13′ st Lenzini): decisiva su qualche recupero, ma rischia qualcosa di troppo. Tiene a bada Rolfo.
- LINARI 4.5: dà il cento per cento, ma fatica con Blackstenius come le altre compagne sulla fila difensiva. Nel finale è responsabile del gol che è valso il 5-0.
- SALVAI 4.5: poca lucidità in zone critiche del campo. Tutt’altro che precisa, ha prevalso l’indecisione.
- BOATTIN 5.5: poco da recrminare su quanto svolto dalla sua posizione, anche lei figura tra quelle che hanno dato il massimo.
- GIUGLIANO 5: bene in avvio di gara, con un tentativo dalla distanza. Ma null’altro nel seguito del match.
- CARUSO (26′ st Cernoia s.v.): come il resto della squadra, anche lei si lascia travolgere dalla fisicità della Svezia.
- CANTORE 6: cerca l’occasione da gol e al contempo riesce a difendere la sfera. Non perde le speranze fino all’ultimo minuto di gioco.
- DRAGONI 5 (13′ st Greggi 6): non replica la prestazione svolta contro l’Argentina. Il neo gioiellino azzurro segue la scia della demoralizzazione insieme alle compagne.
- BONANSEA 4.5 (13′ st Serturini 6): prestazione tutt’altro che positiva. Sbaglia ed è imprecisa sui tocchi.
- BECCARI 5 (31′ st Giacinti 6): schierata da Bertolini come punta, non si è mai vista nel corso della gara.
- BERTOLINI 4.5 (ALL.): evidente l’inefficace preparazione sui calci piazzati. Prova ad accorciare le distanze nel secondo tempo con forze fresche, ma anche quelli si son rivelati tentativi vani contro una Svezia spedita.
Qualificazione ottavi Mondiale femminile: ecco cosa serve all’Italia
Missione ottavi di finale ancora possibili per l’Italia. Le ragazze allenate da Bertolini scenderanno nuovamente in campo il prossimo mercoledì per la sfida contro il Sudafrica: allo Sky Stadium di Wellington sarà fischio d’inizio alle 9. Le azzurre, attualmente al secondo posto del gruppo G, affronteranno la squadra allenata da Ellis che, finora, ha conquistato solo un punto per effetto del pari maturato contro l’Argentina. Dunque, per il passaggio agli ottavi nel torneo iridato, all’Italia sarà sufficiente un pareggio.