Il suo addio al calcio ha fatto rumore e ha provocato rimpianti: quando Szczesny ha comunicato di voler appendere i guanti al chiodo e di smettere di giocare è stato inondato di affetto da parte di tutti i tifosi della Juventus, che ne hanno sempre apprezzato il valore dentro e fuori dal campo, mentre tanti altri club (Monza in testa) hanno ingoiato i rimpianti per non averlo convinto a continuare. Il portiere polacco, intervistato dal canale TouTube di Meczyki, rivela alcuni retroscena.
L’idea Monza e l’ipotesi Arsenal
Galliani ha provato a lungo a convincerlo: voleva proprio il portiere della Juventus come erede di quel Di Gregorio passato in bianconero ma non ce l’ha fatta. Gli stessi tifosi di Madama lo avrebbero voluto ancora in rosa ma la sua decisione è stata irrevocabile nonostante le sirene anche dalla Premier League.
Szczesny spiega di essere stato tentato solo per un brevissimo periodo di tempo dall’Arsenal: “Il sentimento ha preso piede ed ero aperto a colloqui con l’Arsenal per rispetto del club. Ma quando ho iniziato, sapevo che non era per me. Era tutta una questione di tempistiche. L’opzione dell’Arsenal è arrivata prima della risoluzione del contratto con la Juventus. Ho detto: ‘Va bene, possiamo parlare’. Due giorni dopo, però, ho deciso che non aveva molto senso”.
Il retroscena su Ronaldo
Prima ancora si era parlato dell’Al Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo. Il polacco chiarisce di non essere mai stato invitato da Cr7: “Possiamo finalmente dire alla gente una volta per tutte di non dire che Cristiano mi ha incoraggiato ad unirmi ad Al-Nassr? Non gli parlo in vita mia da quando ha lasciato la Juventus”.
Il sogno della partita d’addio
Nel corso della chiacchierata, Szczesny si è infine soffermato su una possibile partita di addio: “Sto lentamente iniziando a pensare che mi piacerebbe e – ha concluso l’ex estremo difensore bianconero – prima non lo pensavo. Posso vedere come tutta la mia famiglia lo vorrebbe. Sono di Varsavia, sarebbe bello giocare l’ultima partita al PGE Narodowy”.