L’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi passa alle maniere forti contro José Mourinho, che mercoledì dopo la vittoria in rimonta con la Juventus all’Allianz Stadium ha esultato provocando il pubblico bianconero con il gesto plateale della mano all’orecchio.
“Non so se aveva problemi alle orecchie o aveva gli orecchioni. E’ un problema suo, è un provocatore, è fatto così. Provocato? A me per 25 mi hanno provocato, cosa dovevo fare? Ogni volta che giocavo contro il Napoli mi divertivo anche io a provocare. Io un bel calcio nel c…o glielo avrei dato, Bonucci è stato bravo. Una ginocchiata nelle costole…, qualcosa gli avrei fatto. Un allenatore deve essere più calmo degli altri, così istighi alla violenza. Se trova uno pazzo scende dagli spalti e gliele dà”, sono le sue parole a RMC Sport.
I bianconeri hanno dominato ma si sono fatti beffare nel finale: “C’è stata una debolezza mentale e fisica negli ultimi dieci minuti. Quando sono entrati Fellaini e Mata il Manchester United ha giocato più veloce della Juventus e sono arrivati i due gol. Io avrei messo un difensore, ma avrei giocato a cinque negli ultimi dieci minuti. Quando sull’1-0 i bianconeri hanno sbagliato l’ennesima palla gol a mio figlio ho pronosticato la rete dello United”.
Szczesny, il portiere dei bianconeri, ha ricevuto alcune critiche: “È una brutta palla che è rimbalzata davanti, o la blocchi o cerchi di buttarla più lontano. In quei momenti non sei neanche più lucidissimo. Io sarei andato come un kamikaze a prendermi quel pallone nella mischia. Una squadra che ha fatto sette occasioni da gol più di questo non poteva fare”.
Mourinho si è giustificato così per il suo gesto: “Sono stato insultato per 90 minuti. Sono venuto qui per fare il mio lavoro, alla fine non ho offeso nessuno; ho soltanto chiesto di sentire un po’ di più. Forse a freddo non avrei dovuto farlo, ma credo di non avere offeso nessuno. Invece la gente insultava la mia famiglia e la famiglia interista, e questa è stata la mia reazione”.
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