Il giorno dopo il grande annuncio sul palco di Sanremo riguardo la sua volontà di non appendere gli scarpini al chiodo prima delle Olimpiadi di Los Angeles 2028, nella conferenza stampa da lui tenuta mercoledì 12 febbraio all’Hotel Miramare The Palace della città ligure Gianmarco Tamberi ha raccontato come dopo il periodo buio vissuto ai Giochi Olimpici di Parigi sia giunto alla non facile decisione di continuare a sognare un’altra avventura olimpica.
- Dalla storia Instagram che aveva fatto temere il ritiro all’annuncio a Sanremo
- Tamberi racconta le difficoltà dopo Parigi: “Ogni giorno cambiavo idea sul ritiro”
- Il ruolo della moglie e dei tifosi
- Il programma di Gimbo per Los Angeles 2028
Dalla storia Instagram che aveva fatto temere il ritiro all’annuncio a Sanremo
Lo scorso 22 gennaio Gianmarco Tamberi aveva spaventato tutti i suoi tifosi con una storia Instagram contente un messaggio che aveva portato molti a pensare al suo ritiro: “Forse è il momento di prendere quella decisione…”. In seguito Gimbo aveva iniziato a postare immagini e video che ne ripercorrono la carriera, dagli inizi sino alla drammatica esperienza di Parigi, alimento le paure dei tifosi.
Paure scacciate da Tamberi stesso nel corso del suo intervento di martedì 12 febbraio al Festival di Sanremo, in cui ha rivelato di non voler ancora appendere gli scarpini al chiodo e di puntare ai prossimi Giochi olimpici, in programma nel 2028 a Los Angeles.
Tamberi racconta le difficoltà dopo Parigi: “Ogni giorno cambiavo idea sul ritiro”
Questa notizia è stata ovviamente accolta con piacere dai suoi tanti tifosi, ma per Tamberi non è stata certamente una decisione facile da prendere, soprattutto dopo l’enorme delusione di Parigi 2024: “Sono stati mesi complicati non avevo il coraggio di prendere in considerazione la possibilità di rimettermi in gioco visto tutto ciò che avrei dovuto sacrificare per raggiungere un obiettivo così grande. Dopo un brutto colpo come quello di Parigi si perde fiducia, si perde il coraggio di ambire a qualcosa. Avevo paura di riprovarci e fino ai primi dell’anno ogni giorno cambiavo idea”.
Il ruolo della moglie e dei tifosi
Un ruolo fondamentale nella decisione di Gimbo di continuare a gareggiare lo ha avuto la moglie Chiara, oltre alla volontà di rimanere fedele a sé stesso e non lasciare tutto dopo la brutta esperienza parigina: “Poi ho realizzato che era una decisione di famiglia, non solo mia. Chiara non mi ha mai spinto in qualche direzione, ma quando dicevo di andare avanti vedevo nei suoi occhi un’altra luce. È consapevole quanto sia importante per me e per noi non chiudere come è successo a Parigi. Finire con quell’immagine sarebbe stato un controsenso rispetto alla mia carriera. La gente mi fermava per chiedermi di rimettermi in gioco. Non è una cosa solo personale, è anche collettiva”.
Il programma di Gimbo per Los Angeles 2028
Nonostante si terranno tra tre anni e mezzo circa, l’obiettivo numero uno di Tamberi è fissato per le Olimpiadi di Los Angeles e tutti gli impegni precedenti saranno anche affrontati mantenendo il focus sui giochi, consapevole di dover arrivare all’appuntamento nella miglior condizione possibile, considerando anche il fatto che nel 2028 l’atleta azzurro avrà 36 anni:
“Ci saranno i Mondiali a Tokyo quest’anno, avendo scelto di arrivare a Los Angeles 2028 quello sarà l’obiettivo e quindi dovrò scegliere le priorità per la preparazione. Questo primo anno dovrò non dico sacrificarlo, perché vorrò essere competitivo ai Mondiali, ma quel che sto cercando è fare 4-5-6 ore di terapia al giorno per mettermi in condizione di affrontare un altro quadriennio. Ho sempre spinto al massimo, ma serve anche rimettersi in condizione. Lo sport rimarrà sicuramente una priorità indiscussa, ma renderla gestibile sarà la nuova sfida”.