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Tennis Indian Wells, Sinner vuole rompere il “tabù Pennetta” mentre l’ex Roddick lancia l'allarme palline

Jannik Sinner aspetta di debuttare ai Master 1000 di Indian Wells con il sogno di diventare il primo italiano a vincere il torneo statunitense. Tra le donne ci è riuscita Flavia Pennetta. Nel frattempo si apre il “caso palline”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Jannik Sinner vuole provare a rompere l’ennesimo tabù del tennis italiano. Il 22enne azzurro aspetta ancora di conoscere la data del suo debutto nel Masters 1000 di Indian Wells e qualcosa lo si saprà proprio stanotte dopo il match tra Kokkinakis e Giron da cui uscirà l’avversario del tennista azzurro. Il tabù da rompere? Mai nessun italiano ha vinto il torneo statunitense in ambito maschile mentre nella prova femminile a trionfare fu Flavia Pennetta nel 2014.

Sinner nel solco di Flavia Pennetta

Indian Wells sembra essere particolarmente indigesto per gli atleti italiani. Nessuno infatti è riuscito a vincere il primo appuntamento del Sunshine Double (poi ci sarà il torneo di Miami, ndr), con Sinner che proverà a spezzare anche questa maledizione dopo essere arrivato in semifinale nella scorsa edizione.

A riuscire nell’impresa di vincere sul cemento americano c’è stata solo Flavia Pennetta che il 16 marzo del 2014 ha alzato la coppa al cielo in California dopo aver battuto in finale la polacca Agnieszka Radwanska. Per l’azzurra rappresentava il primo grande successo della sua carriera dopo un percorso clamoroso che l’aveva portata a battere anche la numero 1 del ranking mondiale Na Li.

Sinner: la semifinale è il traguardo da battere

Nella scorsa stagione Jannik Sinner ha provato a dare una prima picconata a questo tabù rappresentato da Indian Wells per quanto riguarda il mondo del tennis italiano al maschile. Prima della sua semifinale (poi persa contro Carlos Alcaraz, ndr), nessun azzurro era mai riuscito a superare lo scoglio dei quarti di finale dove nel tempo si sono fermati Berrettini, Fognini (a proposito di legami con la Pennetta) e Furlan (ora allenatore di Jasmine Paolini).

Roddick lancia il “caso palline”

Dagli Stati Uniti arrivano però anche le prime preoccupazioni su un tema che è stato molto dibattuto la scorsa stagione ed è quello che riguarda le palline usate nel corso del torneo. Molti tennisti si sono lamentati del fatto che le palline cambino troppo da un torneo all’altro al punto da correre il rischio di provocare anche dei potenziali infortuni. Ora a lanciare l’allarme è l’ex tennista statunitense Andy Roddick che è stato anche numero uno al mondo per 13 settimane. Lo statunitense, ora autore anche di un podcast sul tennis, ha infatti scritto su Twitter: “Ho ricevuto due messaggi da due dei migliori allenatori al mondo nelle ultime ore e mi hanno detto quanto brutte sono le palline a Indian Wells. A quanto pare reggono solo pochi minuti e queste sono le condizioni in cui si trovano. Perché questo problema non è mai stato risolto”.

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