Tante rose ma pure qualche spina a corredo degli ultimi Internazionali d’Italia BNL. Non fossero bastati già i forfait eccellenti (Sinner su tutti) e le eliminazioni precoci di molti big (vedi Nadal e Djokovic), adesso un nuovo grattacapo si staglia sullo sfondo, sebbene con un inquadramento legato soprattutto al futuro. Perché un’inchiesta de Le Iene ha fatto venire alla luce i legami tra la FIT (che organizza il Masters 1000 romano) e la famiglia Tredicine, nota soprattutto per i suoi legami con alcune attività criminali legate soprattutto al commercio ambulante e alimentare (tra gli altri coinvolta nell’inchiesta Mafia Capitale). Un’inchiesta giornalistica scattata dopo che alcuni clienti dei chioschi all’interno del Foro Italico hanno indagato sulla natura delle società che emettevano scontrini, scoprendo dalle visure camerali i legami (in alcuni casi diretti) con esponenti della famiglia Tredicine.
- L'inchiesta de Le Iene e Binaghi che rinuncia a incontrarle
- La condanna del web: "Basta lucrare sulla passione"
- Per il 2025 c'è molto da fare: anche l'ospitalità è da migliorare
L’inchiesta de Le Iene e Binaghi che rinuncia a incontrarle
L’inviato de Le Iene Filippo Roma, assieme a Francesca Di Stefano, ha provato ad andare a fondo per far luce sulla vicenda, senza però ottenere alcuna risposta da parte del presidente federale Angelo Binaghi. Il quale, nonostante il tentativo fatto dalla troupe della trasmissione per interpellarlo al riguardo, s’è sottratto a qualsiasi confronto, come testimoniato dal servizio mandato in onda nella puntata del 21 maggio.
Addirittura l’inviato è stato pedinato da un cameraman per tutto il tempo nel quale ha stazionato all’interno del Foro Italico (una volta individuato, ironicamente Filippo Roma gli ha chiesto anche se volesse seguirlo in bagno…), prima che un addetto dell’ufficio stampa FIT comunicasse al giornalista Mediaset la volontà del presidente Binaghi di non presentarsi davanti alle telecamere de Le Iene per l’intervista richiesta.
La condanna del web: “Basta lucrare sulla passione”
Già nei giorni scorsi c’erano state parecchie polemiche per i prezzi esorbitanti con i quali i tantissimi appassionati accorsi al Foro Italico hanno dovuto fare i conti (per un panino, peraltro nemmeno di eccelsa qualità, e una bibita la spesa media era di 20 euro). Sul web si sono moltiplicate le proteste e le accuse di voler lucrare sulla passione della gente, ma a destare stupore nella redazione de Le Iene è stata piuttosto la certezza di avere a che fare in alcuni chioschi con società di proprietà e compartecipate della famiglia Tredicine.
La quale è nota nella Capitale per il proprio coinvolgimento nelle bancarelle e nei chioschi dei luoghi più affollati, dove negli anni hanno istituito una sorta di monopolio. E proprio il coinvolgimento nell’inchiesta Mafia Capitale ha finito per accendere ulteriormente i riflettori sui legami della famiglia con alcune organizzazioni criminali locali. Per questo in molti sono rimasti stupiti nel sapere che alcuni chioschi all’interno del Foro Italico fossero gestiti da persone riconducibili alla famiglia Tredicine.
Per il 2025 c’è molto da fare: anche l’ospitalità è da migliorare
Da più parti ci si è chiesti come sia possibile che un evento così importante (in termini di presenze il più affollato di tutto il panorama tennistico nazionale e non solo) presti il fianco a legami con personaggi che in qualche modo sono stati già segnalati per operazioni non così edificanti.
Chiaro che l’inchiesta de Le Iene avrebbe dovuto offrire ad appassionati e telespettatori una risposta in merito a quanto scoperto: il fatto che Binaghi e la FIT si siano sottratti a qualsiasi confronto è un segnale che in molti hanno letto come una sorta di concorso di colpa, al netto di procedure di cui magari lo stesso Binaghi non era al corrente (e qui si può spiegare il motivo della rinuncia a incontrare l’inviato Filippo Roma).
In molti però hanno ribadito la necessità di offrire delle formule trasparenti in grado di dissipare sul nascere qualsiasi dubbio. Un compito al quale anche la FIT non potrà sottrarsi in vista dell’organizzazione dell’edizione 2025 degli Internazionali d’Italia BNL, che si spera essere più fortunata sul campo (magari con Sinner e Berrettini presenti) e anche fuori. Pardon, nei chioschi del Foro Italico (dove panchine, tavoli e ombrelloni potrebbero anche tornare utili, per non parlare dei servizi igienici definiti piuttosto carenti…).