Rafael Nadal potrà esserci agli Internazionali di Roma? È quello che si augurano tutti gli appassionati di tennis. Sarebbe il debutto quest’anno sulla terra rossa, la sua superficie, per il mancino di Manacor. Il suo allenatore, Carlos Moya, non fa promesse, ma aggiorna sulle condizioni fisiche di Rafa.
All’Equipe dice: “In questa fase stiamo facendo un’ora al giorno e proseguiamo giorno dopo giorno. Non si tratta di essere ottimisti o pessimisti, ma solo di osservare a che punto sono i progressi. Sì, è vero che sono momenti difficili perché stiamo perdendo tornei che amiamo, ma Rafa è un guerriero, con una mente indistruttibile e quando sarà il momento di tornare, saremo molto motivati. Ora è impossibile definire il calendario, ma se domani, quando ci vedremo, tutto sarà come dev’essere l’obiettivo è andare a Roma, e se non si potrà allora direttamente al Roland Garros“.
Moya parla anche a Rtve, la rete pubblica spagnola: “Siamo un po’ tristi per non aver potuto debuttare ancora nella stagione sulla terra battuta. Quello che sta passando il peggio è lui, però si tratta di spronarlo e siamo sempre ottimisti. Continua ad avere fiducia, con Rafa puoi sempre aspettarti che estragga un coniglio dal cilindro. Per questo credo sia sempre stata una leggenda urbana che Nadal abbia bisogno di tante partite per essere preparato, quando è tornato da infortuni ha sempre fatto bene“.
L’ultima apparizione su un campo da tennis rimane il secondo turno degli Australian Open, quando Nadal è stato eliminato in tre set dall’americano Mackenzie McDonald. Nel frattempo, lo spagnolo è uscito dalla top ten del ranking Atp. Restano da difendere i 2 mila punti della vittoria dell’anno scorso, quando Rafa conquistò il suo 14esimo Roland Garros. Ecco perché Parigi val bene un’attesa.