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Tennis, Sinner ora è numero 2 sul serio e mette Djokovic nel mirino: con Tsitsipas altro esame di maturità

La sfida contro Tsitsipas potrebbe regalare a Sinner la prima finale a Montecarlo, ma intanto aver raggiunto un'altra semifinale gli consente di ricacciare indietro Alcaraz.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Adesso nessuno avrà più nulla di disquisire: Jannik Sinner è ufficialmente il numero 2 del mondo, senza pericolo di essere smentito al prossimo conteggio “virtuale” della classifica ATP, che ogni lunedì “scarta” i punti conquistati l’anno precedente. Tutto questo grazie al favoloso e immacolato cammino del tennista di San Candido nel primo torneo della stagione europea sul rosso, ma chiaramente anche in virtù del forfait di Carlos Alcaraz che in un modo o nell’altro una mano a Jannik l’ha data per garantirsi l’opportunità di restare davanti allo spagnolo. Perché l’approdo in semifinale garantisce lo stesso numero di punti conquistati nella passata stagione, cioè 360: quello che verrà da qui a domenica sarà tutto un guadagno.

Tsitsipas è tornato grande: l’aria di Montecarlo gli fa bene

Insomma, meglio di così la campagna monegasca di Sinner (per ora) non sarebbe potuta andare. Anche se l’asticella pare destinata ad alzarsi una volta di più, pensando al fatto che in semifinale l’avversario da sconfiggere sarà nientemeno che Stefanos Tsitsipas, il regnante nel principato nel biennio 2021-2022 (lo scorso anno vinse Rublev, in finale su Rune: entrambi hanno già fatto le valigie).

Il greco è tornato in auge dopo un periodo durissimo, nel quale le sconfitte si sono accavallate una dietro l’altra e dove soprattutto è stata la sensazione di non essere più ben “centrato” sul proprio ruolo da grande convitato al banchetto dei grandi (da Djokovic a Nadal, da Alcaraz a Medvedev, con Sinner ormai ben ancorato al gruppo dei migliori).

Tsitsipas che un anno fa a Montecarlo si fermò ai quarti, battuto da Fritz, ma che quest’anno ha ritrovato le belle sensazioni di un tempo eliminando Etcheverry, Zverev e Khachanov senza lasciare neppure un set per strada. L’ultima semifinale nel circuito l’aveva centrata sul cemento di Los Cabos a febbraio (battuto da Ruud), a livello di Masters 1000 a Parigi-Bercy a novembre cedendo contro Dimitrov, mentre sul rosso mancata dagli Internazionali d’Italia di Roma dell’anno passato, quando cedette ad Alcaraz.

I precedenti con Tsitsipas: il greco è avanti 5-3, ma…

Quella in programma domani sarà la nona volta che Sinner e Tsitsipas incroceranno le racchette. Bilancio sin qui favorevole al greco, avanti 5-3 negli scontri diretti in virtù soprattutto dei quattro successi consecutivi ottenuti tra il 2021 e l’inizio del 2023 (bruciano tantissimo i due ko. nei quali è incappato Jannik agli Australian Open, specie quello del 2023 quando la partita si risolse soltanto al quinto set).

Gli ultimi due precedenti però hanno sorriso all’italiano, vincitore sia a Rotterdam (febbraio 2023) che nelle Nitto ATP Finals di Torino dello scorso novembre (in entrambi i casi vittorie per 6-4 6-3). Sulla terra il bilancio recita 2-1 Tsitsipas, che vinse il primo incontro assoluto tra i due (Roma 2019: all’epoca Sinner era numero 268 al mondo) e quello disputato nell’aprile del 2021 a Barcellona.

La vittoria dell’altoatesino arrivò nella splendida cornice del Foro Italico nell’edizione autunnale del 2020: 6-1 6-7 6-2 per l’allora numero 81 del mondo, che entrò in tabellone grazie a una wild card. Va da sé che soltanto nell’ultimo match disputato, quello di Torino, Sinner s’è presentato in campo precedendo Tsitsipas nella classifica ATP: all’epoca erano 4 contro 6, mentre domani saranno 2 contro 12 (in realtà il greco ha superato Rune, e male che vada lunedì sarà numero 11).

Blindata la 2, adesso parte la caccia alla numero 1

Tornando a Sinner, il sorpasso definitivo su Alcaraz val bene un’altra “tacca” verso quello che ormai è diventato il grande obiettivo della primavera di Jannik: attaccare la prima posizione mondiale, occupata da Novak Djokovic. Per farlo senza dover sperare in qualche passo falso del serbo probabilmente dovrà puntare al bersaglio grosso, cioè a vincere al Roland Garros, dove Nole avrà 2.000 punti da difendere (se solo dovesse perdere in finale ne lascerebbe per strada 700).

Sinner ormai è a un migliaio di punti effettivi da Djokovic: un’eventuale vittoria nel Principato contribuirebbe ad accorciare ulteriormente la forbice, ma soprattutto gli consentirebbe di blindare il secondo posto, dal momento che Alcaraz da qui a fine mese avrà 1.500 punti da difendere (le vittorie 2023 di Barcellona e Madrid). Insomma, il meglio deve ancora venire. Ma prima sarà il caso di badare al redivivo Tsitsipas.

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