Novak Djokovic è in campo in Australia in questi giorni per affrontare il torneo Atp 250 di Adelaide, ultimo step di avvicinamento agli Australian Open, primo Slam del 2023. Il tennista serbo si è qualificato ai quarti di finale grazie alla vittoria sul francese Quentin Halys agli ottavi con un doppio 7-6 e ora se la vedrà con il canadese Denis Shapovalov. Ma le partite non sono l’unico suo pensiero in questo momento.
- Djokovic, porte chiuse dagli Stati Uniti
- Djokovic, la sua posizione non cambia
- Djokovic, gli obiettivi del nuovo anno
Djokovic, porte chiuse dagli Stati Uniti
Nelle ultime ore è infatti arrivata forte anche in Australia la decisione da parte delle autorità americane di prorogare fino ad aprile l’obbligo della vaccinazione al Covid per gli stranieri che devono entrare negli Stati Uniti. Una scelta che così non permetterebbe allo stesso Djokovic di partecipare ai due grandi Masters 1000 a stelle e strisce di marzo, Indian Wells e Miami.
In conferenza stampa dopo la partita vinta ad Adelaide con Halys, allora Djokovic ha detto a riguardo: “L’ho saputo, ma non credo sia ancora ufficiale. Quando lo sarà ne potremo parlare”. Eppure, la decisione del Governo americano è già ufficiale. Quindi, le porte di Indian Wells e Miami possono considerarsi chiuse per ora per l’ex numero uno del mondo.
Djokovic, la sua posizione non cambia
Con la nuova disposizione, la US Transport Security Administration ha deciso di estendere l’obbligo vaccinale per entrare nel paese fino al mese di aprile. Indian Wells e Miami sono qualche settimana prima, quindi per Djokovic si avvicina lo stesso pericolo della passata stagione quando ha dovuto saltare due Slam, tra cui anche gli US Open.
Il serbo in conferenza stampa ha così aggiunto: “Allora non posso farci nulla. O meglio, cosa posso fare? Niente, questo è tutto. Tutti voi sapete qual è la mia posizione sulla questione, andiamo avanti così”. Djokovic non intende di certo cambiare idea sui vaccini: “Spero di poter giocare, ma se non posso andare, non posso andare“, ha concluso.
Djokovic, gli obiettivi del nuovo anno
L’anno che è da poco iniziato può essere comunque speciale per Djokovic, che nel 2022 ha avuto come grande soddisfazione solo la settima vittoria a Wimbledon e il 21° Slam raggiunto in carriera. A Melbourne vorrà riprendersi quello che non è riuscito a fare 12 mesi fa, quindi conquistare per la decima volta gli Australian Open, lo Slam che si è portato a casa più volte.
Poi vincendo a Melbourne, Djokovic arriverebbe a quota 22 Major, proprio come Rafael Nadal che nella passata stagione ha trionfato sia agli Australian Open che al Roland Garros. Se davvero non riuscirà a giocare tutti i tornei in programma, allora il serbo farà di tutto per aggiudicarsi quelli dove potrà scendere in campo. A partire magari già da Adelaide.