Se vincere ĆØ difficile, confermarsi lo ĆØ ancora di piĆ¹. Lo sa bene Filippo Volandri, ma lui di certi clichĆ© se ne cura relativamente: ha in mano la squadra potenzialmente piĆ¹ forte del prossimo decennio di Davis Cup, e allora ĆØ giusto che abbia il coraggio e la forza per far sapere al mondo intero che lui nel bis crede davvero. āNon lāabbiamo mai fatto nella storia, perchĆ© non dovremmo provarci?ā, si chiede a margine di uno dei tanti appuntamenti itineranti in cui lāinsalatiera dāargento fa bella mostra di sĆ©. E numeri (e giocatori) alla mano, difficile dargli torto.
- L'ereditĆ piĆ¹ bella: "Un grande spirito di squadra"
- Il ruolo di Berrettini, la voglia di concedere il bis
- Il futuro ĆØ roseo: tutti i talenti a disposizione di Volandri
LāereditĆ piĆ¹ bella: āUn grande spirito di squadraā
Volandri da due mesi e mezzo a questa parte ĆØ un uomo felice. A Malaga, ma forse sarebbe piĆ¹ giusto dire a Bologna ancor prima che nella fase finale, ha completato un piccolo capolavoro. Di piĆ¹: ha coronato un sogno inseguito da giocatore, poi diventato non proprio unāossessione, ma comunque qualcosa per cui valesse la pena spendersi anche da capitano. āVincere la Davis ĆØ un grande traguardo, anche per la storia e il fascino che questa manifestazione mantiene anche a distanza di decenni dalla sua nascita e seppur con formule innovative e un poā piĆ¹ adeguate ai tempi correnti.
Ma la cosa che mi rende piĆ¹ orgoglioso ĆØ aver dato un messaggio positivo a livello di spirito di squadra: ĆØ qualcosa che ĆØ andata oltre lo sport, perchĆ© ha fatto comprendere davvero quanto lāunione possa fare la forza. E direi che ĆØ lāereditĆ piĆ¹ bella che ci portiamo dietro di quei giorni favolosi trascorsi a Malagaā.
Il ruolo di Berrettini, la voglia di concedere il bis
Il concetto espresso da Volandri riguarda soprattutto la presenza di Matteo Berrettini (che ha appena fatto sapere che non sarĆ a Indian Wells a inizio marzo: i tempi di recupero si allungano, probabile che decida di giocare qualche torneo minore per arrivare preparato alla stagione sullāerba), che seppur infortunato ha deciso di stare accanto alla squadra nel box del capitano. āMatteo per noi ha rappresentato un valore aggiunto sempre. Abbiamo sfiorato la Davis giĆ in alte occasioni, quando sono arrivato era lui il nostro numero uno, poi le cose hanno preso una piega differente ma lui ci ĆØ rimasto sempre accanto.
Mi ero dato come obiettivo la conquista del trofeo nellāarco di 5 anni (Volandri ĆØ stato nominato capitano alla fine del 2021), ci siamo riusciti al secondo tentativo e questa cosa ci deve rendere orgogliosi. Ma ripeterci anche nel 2024, in una sorta di back to back, sarebbe ancora piĆ¹ bello e sconfinerebbe nella storia piĆ¹ puraā.
Il futuro ĆØ roseo: tutti i talenti a disposizione di Volandri
Le ambizioni di Filippo si basano anche sulla consapevolezza di avere a che fare con una squadra giovane e con un grande avvenire davanti. Facile e scontato dire che questo Jannik Sinner ĆØ destinato a restare in alto a lungo: seppur la storia di Berrettini insegni che ĆØ bene andarci cauti (ma Matteo ĆØ arrivato al top in etĆ un poā piĆ¹ avanzata), Sinner ha tutto per poter dominare la scena per almeno un decennio abbondante.
E dietro di lui non mancano giocatori pronti a spalleggiarlo a dovere: Lorenzo Musetti ĆØ la pepita piĆ¹ preziosa, non fosse altro perchĆ© ĆØ il piĆ¹ giovane del gruppo (compirĆ 22 anni tra un mese). Lorenzo Sonego, seppur tra alti e bassi, ĆØ pur sempre un giocatore esperto ma che deve andare ancora per le 29 primavere, mentre Flavio Cobolli (2002) e Matteo Arnaldi (2001) sono pronti a entrare stabilmente nei primi 50 giocatori al mondo, fornendo altro materiale āsicuroā nel ventaglio di scelta del capitano. Aspettando naturalmente che Berrettini (che di anni ne compirĆ 28 ad aprile) riesca a ritrovare la continuitĆ perduta tra un infortunio e lāaltro.