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Tennis, WTA 500 Eastbourne: Paolini, che peccato! Kasatkina rimonta e si prende la finale

Si chiude in semifinale la corsa di Jasmine Paolini sull'erba di Eastbourne: Kasatkina rischia di crollare, ma si rialza e trova il modo per vincere al terzo

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Si ferma a un passo dalla finale il cammino di Jasmine Paolini nel WTA 500 di Eastbourne, ultimo test (il primo per la garfagnina) sulla via che conduce a Wimbledon. A fermare l’avanzata della numero tre del seeding c’ha pensato la russa Daria Kasatkina, che s’è imposta in rimonta 6-3 5-7 3-6 in coda a una partita vibrante, vissuta su tanti ribaltoni e decisa davvero su pochi punti. Una sconfitta che alimenta un po’ di rimpianto, ma che forse servirà a Jasmine per capire qualcosa di più su come si gioca sull’erba, superficie a lei quasi sconosciuta (6 match vinti e 13 persi in tutta la carriera).

Gran primo set e gran bello spettacolo

La semifinale di Eastbourne è stata a tratti anche piuttosto divertente, tale da consentire al pubblico presente di godere di un bello spettacolo. Paolini ha dovuto subito rincorrere l’avversaria, brava a trovare il break nel gioco d’apertura, prontamente “riconsegnato” dalla garfagnina in quello successivo.

Due palle break non sfruttate nel quarto game danno la sensazione che sia l’italiana quella più in palla, anche perché alla fine il break arriva lo stesso nel sesto gioco dopo due opportunità sventate dalla russa (ma non la terza). Jasmine gioca sciolta: il rovescio entra sistematicamente e Kasatkina soffre le variazioni di gioco. Alla fine il 6-3 finale è persino benevolo nei confronti della 27enne di Togliatti, consapevole che servirebbe ben altro per provare a ribaltare le cose.

Kasatkina è un osso duro: vacilla, si rialza e vince

L’antifona però la russa sembra capirla, tanto che nel secondo set la battaglia si fa decisamente più complessa. Tocca a Paolini disinnescare il gioco potente della rivale: nel sesto gioco annulla ben 4 palle break, riuscendo a tenere testa a Daria che pure sui propri turni di servizio concede davvero pochissimo (in tre giochi appena un punto portato a casa da Jasmine). Sul 6-5 la toscana deve servire per restare nel set, ma un paio di righe trovate da Kasatkina rimettono tutto in discussione e il 7-5 finale premia il coraggio e la sfrontatezza della russa.

Che pure parte malissimo nel terzo set, concedendo subito due palle break che Paolini puntualmente sfrutta (buona è la seconda). Quando l’italiana pare in controllo, nel quarto gioco accade quello che non t’aspetti: Jasmine sale 40-15 ma non riesce a chiudere, con la rivale che ai vantaggi trova la forza per ristabilire la parità e aprire tutta un’altra fase del match.

Lo spartiacque del match arriva però nel game successivo: Kasatkina si ritrova sotto 0-40, ma con 5 punti consecutivi toglie ogni certezza alla garfagnina, che stavolta accusa il colpo e non a caso cede la battuta in un game a zero (9 punti di fila della russa!). Il finale è segnato: Daria tiene benissimo al servizio e chiude 6-3 legittimando una superiorità ammirata però soltanto nei momenti topici del match, sfruttando il 74% di punti con la seconda (contro 61%).

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