Il primo posto perso, ma la qualificazione agli ottavi decisamente più vicina. E un giallo legato al post-partita. La serata di Champions League del Napoli è stata particolarmente avventurosa.
Ma se in campo le cose erano andate nel complesso bene grazie all’1-1 contro il Salisburgo che ha permesso agli azzurri di mantenere quattro punti di vantaggio sugli austriaci con scontro diretto a favore a due giornate dalla fine, fa discutere quanto successo a fine gara, ovvero la diserzione delle interviste da parte di allenatore e giocatori, a parte Insigne.
Il Capitano aveva parlato subito dopo il fischio finale, poi però in sala stampa non si è visto Carlo Ancelotti e neppure Fernando Llorente, la cui presenza era annunciata dall’Uefa.
Il tecnico emiliano ha lasciato lo stadio verso le 23.40 senza presentarsi alle interviste. La società non ha fornito motivazioni all’Uefa.
Stando a quanto riferito da ‘Sky Sport’, tutto sarebbe legato al fatto che i giocatori avevano chiesto l’interruzione del ritiro deciso dal presidente De Laurentiis alla vigilia della gara contro il Salisburgo e dopo la sconfitta contro la Roma, decisione pubblicamente contestata da giocatori e dallo stesso Ancelotti. Non è chiaro se la società abbia esaudito la richiesta, fatto sta che i giocatori del Napoli sono ritornati nelle proprie case al termine della gara, come non è chiaro se la scelta di non presentarsi in sala stampa sia stata avallata dai piani alti del club.
L’unico a rilasciare dichiarazioni allora è stato Insigne subito dopo la fine della partita: “È un periodo un po’ così, ma dobbiamo alzare la testa e continuare a lavorare. Sappiamo di dover dare continuità, non possiamo fare una partita buona e una sottotono come a Roma. Dobbiamo giocare come stasera, prima o poi la fortuna girerà a favore. Bisogna essere più cattivi sotto porta. Siamo un gruppo molto unito e questo è merito del mister che ci fa stare tranquilli e non ci mette pressione”.
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