Si chiude un altro capitolo del libro della Serie C, in attesa dei recuperi delle gare che vedranno impegnate le squadre B. Vola, a suon di goleade, la Ternana di Ignazio Abate, mentre frena il Pescara di Silvio Baldini. Accorcia anche la Virtus Entella, che si aggiudica lo scontro diretto con la Torres. Nel girone C, è il Catania l’unica big a centrare la vittoria, nel derby siciliano contro i rivali del Trapani. Spiccano i convincenti successi di Cavese e Crotone, senza dimenticare un Potenza capace di scavalcare anche l’Avellino. Nono risultato utile consecutivo per De Giorgio. Nel gruppo A, il Vicenza fa il suo e torna a mettere pressione al Padova, costretto ad osservare un turno di riposo. È tempo di top e flop all’indomani della 15a giornata della regular season di Lega Pro.
I Top della 15a giornata di Serie C
Ternana, un’altra goleada al Liberati: ora il Pescara è più vicino
La Ternana di Ignazio Abate non ha nessuna intenzione di fermarsi. Nuovo giro, nuova goleada. E stavolta, a finire sotto i colpi di Cicerelli e compagni, è la malcapitata Lucchese. Quattordicesimo risultato utile consecutivo per le Fere, che hanno incassato una sola sconfitta in tutto il campionato, peraltro contro l’attuale capolista del girone B: il Pescara di Silvio Baldini. Da lì, anche grazie al lavoro del dg Diego Foresti (poi allontanato dalla nuova proprietà), si è percepita una straordinaria unità di intenti, associata alle qualità dei singoli e alla consapevolezza di uno spogliatoio che ricorda molto il Catanzaro di Vivarini.
Caturano si riprende il Potenza: capitano, leader e bomber
Salvatore Caturano è di nuovo al centro del villaggio. Superato l’infortunio che lo ha tenuto ai box per alcune settimane, il capitano del Potenza ha prima riassaggiato il campo contro l’Avellino e poi ha trascinato la squadra di De Giorgio verso la sesta vittoria in campionato, che rappresenta anche il nono risultato utile di fila. Solidità difensiva e idee che conducono verso un calcio propositivo: il Leone è pronto a svestire i panni di underdog e a giocarsela per le posizioni nobili della classifica, con l’umiltà di sempre e un Caturano in più.
Maiuri, la Cavese ha un’identità
La Cavese gioca bene, vince e convince. Successo meritato, il terzo della gestione Maiuri, contro un Taranto che aveva dato segnali di risveglio con Avellino e Audace Cerignola, facendo sgambetti illustri. Il “Lamberti” inizia a diventare un fortino per i metelliani, già a metà dell’opera quando siamo solo alla 15a giornata, come testimoniano i 20 punti messi in cascina. Dall’inaspettato esonero di Di Napoli al pragmatismo dell’ex trainer del Sorrento, bravo a toccare le corde giuste e a non sconvolgere una squadra in cerca di continuità: l’obiettivo primario resta la salvezza, ma sognare non costa nulla. Soprattutto, se hai un allenatore così e la zona playoff a un tiro di schioppo.
I Flop della 15a giornata di Serie C
Perugia, altro che cioccolata: Pineto indigesto
Saremo anche in pieno Eurochocolate, ma il Pineto ha causato solo una fastidiosa indigestione. È crisi per il Perugia, che non vince dallo scorso 19 ottobre e ha collezionato appena due punti nelle ultime cinque apparizioni. Un campionato che rischia di scivolar via e una squadra che sta cadendo gradualmente nell’anonimato, lasciando scemare l’entusiasmo di una piazza importante come quella biancorossa. Dopo l’esonero di Formisano, Zauli non è ancora riuscito a trovare la ricetta giusta e non è detto che ci sia tempo per farlo.
Squizzato bocciato, in campo e fuori
Partita da 4 in pagella per il metronomo del Pescara. E non è la prima nell’ultimo periodo. Ad Arezzo, Squizzato perde la bussola e non riesce a far girare la squadra di Silvio Baldini, sempre al comando del girone B, nonostante lo scialbo pareggio in casa dei toscani. E il classe 2002, tra i migliori in avvio di stagione, rischia persino la “frittata”, perdendo un paio di palloni sanguinosi in mezzo al campo e favorendo le pericolose ripartenze degli amaranto. Pescara graziato e un punto per parte. Ma all’uscita dal terreno di gioco, anche Baldini non ha gradito il gesto di stizza di Squizzato, che ha scaraventato a terra la casacca, non gradendo la sostituzione e la sua prestazione.
Gorgone, dalla disfatta alle dimissioni. Lucchese allo sbando
Dilemma Gorgone. O forse, barzelletta Lucchese. Situazione surreale in casa rossonera, dove la società appare più che mai disorientata dopo le dimissioni rassegnate dal tecnico in conferenza stampa e all’interno dello spogliatoio, al termine del nefasto incontro di Terni. Dimissioni che sono state immediatamente respinte dalla proprietà e dal responsabile dell’area tecnica, che si sono poi confrontate telefonicamente con lo stesso allenatore, senza giungere ad una conclusione definitiva. Oggi è previsto l’incontro decisivo, con il classe ’76 che ha preso tempo per sbollire rabbia e delusione. Al momento, le soluzioni sono due: avanti con Gorgone o squadra affidata al suo vice Testini, con l’ad Lo Faso che starebbe traghettando il club verso un passaggio di proprietà ancora tutto da chiarire.