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Juve, Thiago Motta in lacrime nell'ultima con il Bologna: l'ammissione sul futuro

Il tecnico dei rossoblù saluta senza trattenere l'emozione Bologna e il Bologna al termine dell'ultima gara sulla panchina rossoblù prima di sposare la causa della Vecchia Signora

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Thiago Motta saluta in lacrime il Bologna. Era senza alcun dubbio l’uomo più atteso della serata e, dopo la gara che ha visto i suoi ragazzi cadere 2-0 contro i padroni di casa di Alberto Gilardino, l’allenatore destinato a sposare la causa del nuovo corso Juve post-Allegri, non ha trattenuto l’emozione, svelando anche le sue prossime mosse prima di vestire il bianconero.

L’emozione di Thiago Motta

È un Thiago Motta visibilmente emozionato quello che si presenta ai microfoni per le interviste al temine della gara persa 2-0 dal suo ultimo Bologna contro il Genoa Destinato alla Juventus, il tecnico del miracolo che ha riportato i rossoblù in quell’Europa dei grandi che mancava da sessant’anni non trattiene le lacrime e si confessa con onestà, svelando le prossime mosse prima di approdare nella Torino bianconera.

Dopo il tributo del Ferarris, che lo ha apprezzato per anni da calciatore e non ha mancato di salutarlo con i giusti allori anche in questa serata. Dopo gli abbracci e le lacrime versate in campo insieme ai suoi giocatori, Thiago Motta commenta la straordinaria stagione all’ombra della Torre degli Asinelli con gli occhi lucidi tipici degli addii sofferti e delle storie di amore più belle.

L’addio al Bologna

Il tecnico italo-brasiliano ha, infatti, spiegato a DAZN: “Addio al Bologna? È difficile. Ho parlato internamente con chi dovevo, soprattutto con i calciatori in modo onesto e con le giuste tempistiche. Non credo siano interessanti i motivi, ho trovato ragazzi che hanno capito e rispettato la mia decisione come io ho rispettato le loro volontà e le loro decisioni. Abbiamo finito un ciclo di due anni, la cosa più bella e che conta davvero è aver portato il Bologna il più in alto possibile”.

“Chiuderemo un ciclo bellissimo”, ha proseguito Motta: “Non sono più il loro allenatore, ma per i miei giocatori sarò sempre un padre o un fratello maggiore… Fare un solo nome per un giocatore che mi ha sorpreso è impossibile. Li ho trattati sempre come avrei voluto che trattassero i miei figli. Ognuno ha sempre fatto il suo per la squadra e rispettato il collettivo, mi hanno aiutato tantissimo. Questa sera mi hanno fatto emozionare, ma bisogna ringraziare anche i tifosi”.

Il futuro e le motivazioni

Sul futuro prossimo, Thiago Motta ha parlato, invece, a DAZN rivelando le mosse prima del trasferimento a Torino: “Juventus? Ora il futuro conta poco. Penserò a riposare. Non so ancora se prendere il biglietto aereo per il mio volo fino a Barcellona o andare in moto, ma per prima cosa, lì vedrò mio padre e mi fratello e li abbraccerò, poi, continuerà fino a Cascais per rivedere la mia famiglia e abbracciarli. È giunto il momento di farlo, per stare insieme e prendere insieme la migliore decisione possibile”.

Sulle motivazioni della scelta l’italo-brasiliano ha, infine, sottolineato: “Scelta di testa o di cuore? No, non riesco a separare le due cose. Sono una persona che non riesce a non esternare i suoi sentimenti e che prova emozioni anche con la testa. Ho dato tutto dal primo all’ultimo giorno. Ed è questo quello che conta”.

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