L’agognata Olimpiade di Tokyo è giunta al termine e per l’Italia è stata una spedzione più che soddisfacente con lo storico numero di 40 medaglie (ultima arrivata dalla ginnastica ritmica a squadre) e con il record di essere andati a medaglia per tutti i giorni della rassegna.
Felicità e contentezza traspaiono così dalle parole del numero uno del Coni, Giovanni Malagò che alla vigilia si era lasciato andare su previsioni e numeri e aveva creduto fin da subito al potenziale della Nazionale.
“Quaranta medaglie, io ero convinto di arrivare a 39 – ha detto nella conferenza finale a Casa Italia – Ero convinto che avremmo fatto meglio della nostra storia e poi le mie previsioni sono state ancora migliorate. Per la prima volta nella storia l’Italia ha vinto almeno una medaglia in ognuno dei giorni di gara, un record che nessuno potrà battere ma solo eguagliare”.
E poi: “Siamo stati fortunati perché nella nostra squadra abbiamo avuto un solo caso Covid, per questo mando un abbraccio a Bruno Rosetti“, canottiere del quattro senza, trovato positivo prima della gara, conclusa dall’Italia con la medaglia di bronzo.
Tutti i medagliati, come già annunciato andranno anche dal Presidente della Repubblica: “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato la delegazione del Coni con i medagliati il 23 settembre alle 18 al Quirinale. Anche il premier Draghi ci tiene moltissimo e sta cercando di studiare un eventuale light dinner il 23 sera. Abbiamo reso felice un Paese, la responsabilità era grande, ma indubbiamente questa squadra che gestisce il Comitato olimpico è molto competente, una cosa molto rara nel nostro mondo – ha aggiunto Malagò -. Non è impossibile ripetere questo risultato però dobbiamo occuparci di sport e solo di sport. Non possiamo permetterci di perdere energie e giornate come abbiamo fatto negli ultimi anni perché non è giusto”.
Ora testa non solo all’Olimpiade di Pechino 2022 (con tanti dubbi a causa della situazione pandemica) ma testa soprattutto a Milano – Cortina 2026 di cui Malagò è sempre stato uno dei più fervidi sostenitori.