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Trapani promosso in Serie C: la cavalcata trionfale del club di Antonini, amico di Maradona e tifoso della Lazio

Un campionato di D stradominato, una Lega Pro da affrontare e una B da centrare al primo tentativo: questo l'obiettivo dichiarato del club siciliano

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Il Trapani torna tra i professionisti e lo fa in grande stile, stradominando il girone I di Serie D, come richiesto dall’ambizioso presidente Valerio Antonini. A quattro anni dal fallimento, il club siciliano ritrova la Lega Pro, accendendo nuovamente l’entusiasmo in città e sognando categorie superiori. La B, infatti, è già un obiettivo, per una proprietà che non ha nessuna intenzione di porsi limiti.

Trapani promosso in Serie C: la cavalcata trionfale dei siciliani

Una schiacciasassi. Il Trapani ha costruito la macchina perfetta, arrivando a vincere il campionato di Serie D da imbattuta, con 4 giornate d’anticipo. Ad oggi, a 180 minuti dal termine della regular season, sono 28 i successi messi a referto dalla compagine siciliana, con soli 4 pareggi e zero sconfitte. 46 punti in casa, 42 in trasferta, con soli 7 gol subiti tra le mura amiche. Dalle idee del presidente Valerio Antonini al progetto tecnico guidato dal ds Andrea Mussi, in collaborazione con mister Alfio Torrisi. Oggi, la Lega Pro è finalmente realtà.

Un organico completo sotto tutti i punti di vista, con una rosa composta al 30% da stranieri e un’età media pari a 24,7 anni, complice la regola degli Under. Uno stadio “Provinciale” che è tornato a riempirsi di colori ed amore grazie ai gol dell’ex Vicenza Andrea Cocco e del sempreverde Oliver Kragl, fantasista che in carriera ha segnato il suo primo gol in Serie A al Milan di Christian Brocchi, battendo un certo Gigio Donnarumma con un bolide dai 30 metri.

Un campionato stradominato, che ha messo in vetrina anche talenti come Boubacar e Besmir, senza dimenticare i gol e la fantasia di Convitto e Marigosu. Una vittoria che ha consentito al tecnico Torrisi di conquistarsi già la fiducia della proprietà in vista dell’anno prossimo, peraltro in un modo tutt’altro che banale: la notizia della riconferma, infatti, è arrivata settimane fa nel corso di una conferenza stampa dell’allenatore granata, poi scoppiato in lacrime per l’emozione. Per lui, classe ’82, sarà l’esordio su una panchina tra i professionisti.

Chi è Valerio Antonini, il presidente amico di Maradona e tifoso della Lazio

L’annata vincente del Trapani è senza dubbio figlia del lavoro e della visione del presidente Valerio Antonini, accompagnato da un organigramma che non ha nulla da invidiare alle società di B e Lega Pro. Originario di Roma, ma grande tifoso della Lazio, Antonini rappresenta uno dei volti più importanti dell’imprenditoria italiana e internazionale nel settore del commercio globale di materie prime agricole. Il fatturato della sua Quanton Commodites Ldt, trading house inglese specializzata nel commercio internazionale di cereali, supera i 300 milioni di euro, con più di 1,7 milioni di tonnellate di prodotti agricoli scambiati.

Circa un anno fa, ha acquisito il 70% delle quote del Trapani Calcio ed è diventato proprietario anche della squadra di basket locale, con l’obiettivo di costruire un’autentica polisportiva. Il rebranding del logo, che ha fatto discutere non poco al momento della presentazione, va proprio in questa direzione: un simbolo che unisce le due realtà sportive trapanesi, con un pallone da calcio e una palla a spicchi in evidenza, al fianco della Falce e delle Cinque Torri. Così, nel maggio 2023, la Sport Invest Srl, oggi detentrice della maggioranza delle quote della Trapani sportiva, ha iniziato a cambiare calcio e pallacanestro in città.

Giocheremo per vincere la Serie C – ha già annunciato l’ambizioso Antonini -. Abbiamo identificato quasi tutti i giocatori che ci servono e quelli che rimarranno. Sarà una grande squadra. Io punterò a vincere subito il campionato”, ha ribadito a gran voce. “Ora puntiamo a vincere anche la Poule Scudetto, ho già fatto vedere alla squadra la maglia con il tricolore, già pronta in caso di vittoria”, ha aggiunto il patron granata.

Un presidente visionario, un po’ come è stato da calciatore Diego Armando Maradona, a cui Valerio Antonini è stato fortemente legato:La nostra amicizia è durata quasi 15 anni – ha ricordato tempo fa ai microfoni di SerieD24.com –. Abbiamo fatto investimenti importanti insieme, grazie alle sue relazioni e conoscenze. Il mio rapporto con lui è stato fondamentale per farmi innamorare del calcio e dello sport. Abbiamo passato momenti indimenticabili, mi ha fatto conoscere Capi di Stato e sedere al tavolo di grandi leggende calcistiche. È stato la luce della mia vita e a lui sarà sempre riconoscente per qualsiasi cosa farò”.

Trapani, è già calciomercato: Federico Dionisi il sogno per la B

Idee chiare per un progetto vincente. La strada è tracciata, con Valerio Antonini pronto a recitare un ruolo da protagonista anche tra i professionisti, con l’obiettivo di centrare subito il salto di categoria. Quella B che darebbe tutt’altra visibilità alla società siciliana, che arrivò in cadetteria proprio con Vincenzo Italiano in panchina, prima di vederlo approdare in breve tempo nella massima serie.

Una C da affrontare e, possibilmente, vincere, come richiesto dal numero uno del club. Un blocco squadra da confermare e calciatori di categoria da andare a pescare, per comporre il puzzle ideale. Obiettivi prestigiosi, alcuni già individuati: Federico Dionisi è il sogno, con l’ex capitano dell’Ascoli che potrebbe scendere di categoria per sottoscrivere l’ultimo contratto della carriera. Complici i probabili addii di Cocco e Palermo, avviati i contatti anche con Ciotti e Carpani, con quest’ultimo che si è messo in mostra con la maglia della Recanatese nel campionato di Lega Pro 2023-24.

Passi decisi, importanti, per un Trapani che non vuole smettere di sognare, con un occhio a quella B che il club siciliano arrivò a giocare per la prima volta nella storia nella stagione 2013-14. Dal 1905 ad oggi, con gioie e cadute nel cassetto: dall’apparizione a San Siro in Coppa Italia, contro l’Inter, alla finale playoff persa contro il Pescara di Massimo Oddo, con le lacrime finali di Serse Cosmi, passando per promozioni, retrocessioni e l’ultimo fallimento. Ora, però, è tempo di guardare esclusivamente al futuro.

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