Nel passaggio di formazione, impostazione e cambi che si sta sviscerando in questo Turchia-Italia c’è stato anche spazio per un momento toccante, ma necessario: il passaggio della fascia di capitano da Giorgio Chiellini a Gianluigi Donnarumma.
Un gesto simbolico, a fine partita, che ha sfiorato una narrazione emozionale, intensificando un addio alla maglia che, a 38 anni quasi, il capitano avverte come inevitabile. A torto e a ragione. Perché se Chiellini rimane quello visto a Euro 2020, è un pilastro della difesa insostituibile. E su questo si deve ragionare.
- Il gesto di Chiellini per Donnarumma
- L'annuncio di Bonucci in conferenza
- La passerella di Chiellini a Wembley
Il gesto di Chiellini per Donnarumma
Il gesto di Chiello è stato sereno, netto, sicuramente maturato nella consapevolezza che attendere altri quattro anni sarebbe arduo e forse anche lontano dai suoi obiettivi professionali, che sta già impostando con sempre più numerosi atti da futuro dirigente.
E così Chiellini ha deciso di affrontare senza rimorsi il prossimo futuro, consentendo alle nuove generazioni azzurre di affacciarsi senza il filtro dei senatori. Il capitano, quando è stato richiamata dalla panchina per essere sostituto da Bastoni, si è tolto la fascia da capitano dal braccio, l’ha baciata e l’ha messa su quello di Gigio Donnarumma in un passaggio che ha impressionato, anche coloro i quali non lo hanno apprezzato in passato o criticato.
L’annuncio di Bonucci in conferenza
Contro la Turchia, Donnarumma, che con i suoi alti e bassi non ha ancora ritrovato quel giocatore impressionante degli Europei, domani Bonucci che potrebbe ancora giocare il prossimo Mondiale e vestire la fascia da capitano per esperienza e maturità calcistica.
“Non so cosa farà Chiellini con la Nazionale – aveva detto Bonucci nel corso della conferenza stampa della vigilia –. Per quanto riguarda me, io voglio continuare per essere una guida per i giovani in Nazionale”. Parole molto formali, forse troppo, che lasciavano intendere un cambio epocale, per la Nazionale e per gli azzurri.
La passerella di Chiellini a Wembley
La passerella d’onore, però, Chiello se la riserva altrove a Wembley contro l’Argentina: il difensore cercherà di preservarsi e di arrivare in forma per il suo probabilissimo saluto alla maglia azzurra, che ha onorato con dei numeri da top player.
Un amore nato il 17 novembre 2004, sotto l’egida di Marcello Lippi, e che gli ha fruttato 116 presenze e 8 gol.
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