La decisione era nell’aria, adesso è diventata (di fatto) ufficiale. Anche se per l’annuncio vero e proprio bisognerà attendere un altro po’. Sul tabellone degli Internazionali d’Italia, in particolare in quello delle pre-qualificazioni del doppio femminile, è spuntato il tricolore accanto al nome di Tyra Caterina Grant, la giovane promessa del tennis mondiale, che in tanti già accostano alle sorelle Williams o a Coco Gauff. Fino a pochi giorni fa la figlia del campione di basket Tyrone Grant, in Italia nella prima decade degli anni Duemila, aveva lasciato ancora un po’ di mistero sul possibile cambio di cittadinanza: adesso i giochi sembrano fatti.
- Tyra Grant, un'italiana in più agli Internazionali di Roma
- Chi è Tyra Grant, la promessa che si allenava con Sinner
- Tyra Grant all'Olimpico per Lazio-Juventus? È tifosa bianconera
- Il New York Times attacca Tyra Grant per aver scelto l'Italia
Tyra Grant, un’italiana in più agli Internazionali di Roma
Tyra Grant, classe 2008, ha beneficiato di una wild-card per giocare gli Internazionali d’Italia nel tabellone del singolare femminile. Nel doppio, però, dovrà partire dalle qualificazioni, facendo tutta la trafila nei vari turni preliminari. Ed è qui che è venuto fuori il cambio di nazionalità: dagli Stati Uniti all’Italia, proprio in occasione del torneo romano. Angelo Binaghi, presidente della FITP, ne sa una più del diavolo: dopo l’attesissimo ritorno di Jannik Sinner, che ha mandato in tilt la piattaforma degli accrediti del Foro Italico, ecco un altro motivo di enorme interesse per il “suo” torneo. Perché Tyra Grant può diventare la Sinner al femminile.
Chi è Tyra Grant, la promessa che si allenava con Sinner
In effetti, la nuova speranza del tennis mondiale è nata in Italia. Proprio a Roma. Mamma Cinzia è italianissima, ha conosciuto papà Tyrone durante la sua militanza nelle squadre di basket del Belpaese e insieme hanno dato alla luce Tyra, 17 anni fa. La ragazza ha già doppia cittadinanza, è cresciuta tra Bordighera e Vigevano (tra i suoi primi allenatori Riccardo Piatti, come Sinner, con cui ha fatto qualche scambio in passato), parla fluentemente italiano e inglese e in America ha vissuto un solo anno. Ai palloni da basket, tanto cari al papà, ha preferito da sempre le palline da tennis. Ed è diventata una delle promesse più luminose del panorama mondiale.
Tyra Grant all’Olimpico per Lazio-Juventus? È tifosa bianconera
Talmente italiana, Tyra Grant, da essere tifosissima della Juventus: il prossimo 10 maggio potrebbe essere in tribuna all’Olimpico, distante poche decine di metri dai campi da tennis del Foro Italico, per sostenere i bianconeri nello spareggio Champions contro la Lazio. Intanto però deve difendersi dai veleni statunitensi. Il New York Times, non proprio una testata secondaria, c’è rimasto male. E nel mezzo di un lungo articolo non ha mancato di lanciare un paio di frecciatine alla baby campionessa, “accusata” di aver preferito l’Italia solo per ragioni legate a sponsor e ranking.
Il New York Times attacca Tyra Grant per aver scelto l’Italia
Ignorando completamente il luogo di nascita e di crescita di Tyra, nell’articolo del NYT si sottolinea come “molti giocatori con doppia cittadinanza scelgano di rappresentare paesi diversi dagli Stati Uniti, dove la concorrenza per gli sponsor è minore ed essere potenzialmente i migliori in quel paese vale più che essere uno dei tanti giocatori d’elite. L’Italia ha una sola giocatrice, Jasmine Paolini, nella top 50 e tre giocatrici nella top 100. Gli Stati Uniti hanno quattro donne nella top 10, due delle quali campionesse del Grande Slam, e 18 nella top 100″. Insomma, ecco perché Tyra Grant avrebbe scelto l’Italia. Ma si può?