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Ucraina-Italia, moviola: L’abbaglio dell'arbitro e del Var salva gli azzurri

La prova dello spagnolo Gil Manzano a Leverkusen, nella gara valida per le qualificazioni a Euro2024, analizzata ai raggi X da Cesari a Mediaset

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Per l’Uefa è sempre stato un arbitro affidabilissimo: Jesus Gil Manzano, designato per la gara di ieri tra Ucraina e Italia nell’ultima giornata della fase a gironi per le qualificazioni a Euro2024, è considerato di grande personalità. Fu il primo infatti a mostrare un cartellino rosso a Leo Messi, fresco pallone d’oro, nella finale della Supercoppa Spagnola del 2021 vinta dall’Athletic e a concedere tre rigori contro il Real Madrid in una stessa partita, nel 2020 contro il Valencia.

Oltre che un arbitro affermato, Manzano è anche un signor studente: è infatti laureato in Scienze Ambientali all’Università di Salamanca, ha ottenuto due master (uno sulla prevenzione dei rischi sul lavoro e uno sulle risorse rinnovabili e l’ingegneria energetica) e sta proseguendo il percorso accademico alla facoltà di Psicologia ma come se l’è cavata ieri alla BayArena di Leverkusen?

Tanti precedenti con le italiane per Manzano

Numerosi i precedenti di Manzano con le squadre italiane nelle coppe europee. L’anno scorso diresse la semifinale europea di andata tra Milan e Inter. Al 32’ del primo tempo il fischietto spagnolo assegnò un rigore ai nerazzurri per fallo su Lautaro. Su intervento del Var Manzano tornò sui propri passi revocando la massima punizione concessa all’Inter. L’ultimo incrocio è recentissimo: il successo per 2-1 del Milan sul Psg in Champions.

Ucraina-Italia, Manzano ha ammonito due giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Diego Barbero e Ángel Nevado. Con quarto uomo Guillermo Cuadra, Juan Martínez Munuera al Var e Carlos del Cerro Grande all’Avar, Gil Manzano ha ammonito solo due giocatori, di cui uno della squadra di Spalletti: Buongiorno e Konoplya per gioco scorretto.

Ucraina-Italia, i casi dubbi

Questi i principali episodi da moviola. Tutto si riconduce a quanto accade al minuto 93: palla nell’area difesa da Donnarumma, contatto tra Cristante e Mudryk. La squadra di Rebrov invoca il penalty, l’arbitro Gil Manzano fa segno di continuare. Il Var non intervie e l’Italia salva risultato e qualificazione.

Per Cesari ci sono molti dubbi sul rigore

A fare chiarezza sull’episodio è Graziano Cesari. L’ex arbitro genovese ha parecchi dubbi e spiega a Sportmediaset: “A mio parere Gil Manzano è piazzatissimo vede il contatto e lo giudica non punibile. Il VAR giustamente non interviene perché l’arbitro è nella posizione migliore per decidere. Sicuramente il pallone lo tocca per primo Mudryk, che anticipa Cristante, e questo è ben visibile nelle immagini grazie al colore rosso della scarpetta del giocatore ucraino. Ripeto in ogni caso che solo Gil Manzano può valutare l’entità e l’intensità del contatto, se c’è stato. Il direttore di gara è fedele all’arbitraggio tenuto per tutti i 90 minuti e non sanziona l’intervento”. Una scelta che ha influito del tutto sul risultato finale di Ucraina-Italia.

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