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Ultras, a Napoli scoppia la bufera: Alvino su tutte le furie

Al giornalista non è piaciuto il film ambientato nel mondo dei gruppi del tifo organizzato partenopeo e scrive: "Bocciato senza se e senza ma".

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Ultras, a Napoli scoppia la bufera: Alvino su tutte le furie Fonte: Facebook

Sta facendo discutere, soprattutto negli ambienti del tifo organizzato del Napoli, l’uscita sulla piattaforma Netflix del film Ultras, l’opera prima di Francesco Lettieri ambientata proprio nel mondo degli ultras partenopei. Un film destinato a dividere, contro cui si sono già espressi proprio i leader del tifo napoletano: numerosi gli striscioni polemici e di condanna nei confronti dell’opera cinematografica che sono comparsi in vari punti della città.

I riferimenti a Ciro Esposito

Nel film ci sono espliciti riferimenti alla storia di Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli morto a Roma per le conseguenze di un agguato a opera di un tifoso giallorosso in occasione della finale di Coppa Italia del 2014. Antonella Leardi, madre di Ciro, ha definito la narrazione “offensiva”, ha ribadito che “Ciro non è mai appartenuto a quel mondo descritto nel film” e che soprattutto “non ci identifichiamo nei sentimenti e nei messaggi che vengono in questo film promossi”.

“Inopportuno e irreale”

Soprattutto, la signora Antonella – che da anni con l’Associazione Ciro Vive si batte per la non violenza e per il riavvicinamento tra le tifoserie – ha sottolineato come “nei giorni successivi al ferimento di mio figlio, gli ultras avrebbero potuto scatenare una spirale di odio che invece non si è mai verificata. E al funerale di mio figlio abbiamo dato una testimonianza di fede. Altro che violenza e vendetta”. Per questi motivi, il messaggio veicolato nel film è “inopportuno e irreale”.

L’avvocato

Pronto ad adire vie legali è l’avvocato dell’Associazione Ciro Vive, Angelo Pisani, che ha definito il film Ultras una sorta di trasposizione calcistica di Gomorra: “Si continua con il marketing del male, sono film che fanno male. Del calcio e dei tifosi ho un’idea solare e positiva, di aggregazione, l’idea delle curve come un mondo di violenza è sbagliata”.

La furia di Alvino

Anche il giornalista-tifoso Carlo Alvino è caustico su Ultras. E nel condividere sul suo profilo Twitter il trailer del film, aggiunge un suo giudizio al vetriolo: “Ho fatto violenza a me stesso guardandolo fino alla fine. Assurdo e inverosimile. Oltrepassa la dimensione della realtà con un racconto illogico e infelice. Un pessimo lavoro! Bocciato senza se e senza ma!”.

Le reazioni

Insomma, una bocciatura su tutta la linea. Ma cosa ne pensano i sostenitori partenopei sul web? “Noi della vecchia guardia non siamo cosi, e nemmeno quelli nuovi, è un film brutto e inutile”, scrive Ivano. “E con questo i nostri tifosi sono al solito delinquenti, mentre quelli degli altri che sono stati arrestati e denunciati diventano angioletti. Non parlo solo di Juve, ma Milan, Lazio, Roma, Atalanta e così via. Sono disgustato!”, tuona Stemur. Meno critico Salvatore: “Su certe cose è un po’ esasperato ma è un film, anche quello che accade a Gomorra spesso non rispecchia la realtà ma il mondo delle curve è questo tutto sommato…e non facciamo sempre i moralisti…anni e anni di gruppi in curva A cosa facevano di così diverso?”. E Fausto chiosa: “È solo una storia romanzata con sullo sfondo un gruppo di ultras, non un documentario della Bbc sul mondo del tifo organizzato. Datevi una regolata è un film..”.

 

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