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Union Clodiense, dopo 47 anni il ritorno in Serie C: la storica cavalcata guidata dal presidente Ivano Boscolo Bielo

Dopo quasi mezzo secolo, il club granata allenato da Antonio Andreucci vola nuovamente tra i professionisti: ora si punta al progetto per la Lega Pro

Pubblicato:

Ylenia Cucciniello

Ylenia Cucciniello

Football Specialist

Giovanissima e appassionatissima di tutto lo sport: scrive di calcio giocato ma non rinuncia allo sguardo sull'extra campo, dove spesso si trovano risposte che il rettangolo verde non riesce a restituire

Dopo 47 stagioni di assenza, l’Union Clodiense ha coronato il suo sogno, conquistando la storica promozione in Serie C. La squadra granata, rivoluzionata a inizio stagione dal presidente Ivano Boscolo Bielo, ha riportato il club veneto nel calcio che conta. Si tratta di una cavalcata epica quella messa a segno dalla squadra di Antonio Andreucci, caratterizzata dal dominio incontrastato nel girone C di Serie D, consolidando il primo posto con tre giornata di anticipo. Lo storico club veneto, che ha visto tra le sue fila alcuni dei più grandi nomi del calcio italiano, è finalmente tornato tra i professionisti, rendendo realtà il sogno di centinaia di tifosi.

La storia e il ritorno in Serie C

Dopo un’attesa lunga 47 anni, l’Union Clodiense ha raggiunto nuovamente le file della Serie C. Questo traguardo storico è stato il risultato di una forte determinazione e di un lavoro costante e riflette i valori di abnegazione e dedizione. La squadra granata ha vissuto una vera e propria rivoluzione, guidata dalla visione ambiziosa del presidente Ivano Boscolo Bielo. Dopo decenni di alti e bassi, il club ha intrapreso un nuovo percorso, con il chiaro obiettivo di tornare nel calcio che conta.

Nella sua lunga storia, il club granata ha aperto le porte a una serie di talenti che hanno poi lasciato il segno nel panorama calcistico italiano. Nomi come Penzo, Ardizzon, Boscolo, Cerilli e i fratelli Aldo e Dino Ballarin, difensore e portiere del Grande Torino da cui prende il nome dello stadio della realtà veneta. Dopo l’ultima stagione in Serie C nel 1977, in seguito ad alcuni anni di andirivieni nelle categorie minori, con l’arrivo di Ivano Boscolo Bielo, circa 15 anni fa, l’Union Clodiense ha iniziato a risalire la china.

Anno dopo anno, l’imprenditore ha guidato il club verso l’obiettivo tanto ambito. Un totale restyling della rosa con soli cinque giocatori confermati a inizio stagione, in un preciso e studiato piano per coronare il ritorno in Serie C, solamente sfiorato negli ultimi due anni. Ora il club granata può finalmente festeggiare il successo di questo ambizioso progetto e si appresta a dire la sua anche tra i professionisti.

La stagione dell’Union Clodiense

L’Union Clodiense ha realizzato numeri eccezionali, coronando un’incredibile cavalcata verso la promozione. Il traguardo è stato raggiunto con tre giornate d’anticipo, nella decisiva sfida contro la diretta inseguitrice Dolomiti Bellunesi. Quest’impresa storica è stata guidata dall’allenatore Antonio Andreucci, un esperto nei salti di categoria, che ha saputo condurre i granata verso la vittoria nel girone C di Serie D. La squadra ha totalizzato 80 punti, frutto di 25 vittorie, 5 pareggi e solo 4 sconfitte. Il rendimento casalingo è stato invidiabile e il fortino difensivo superato con soli 17 gol subiti in 34 partite, a fronte dei 49 realizzati. Tra i protagonisti indiscussi della stagione spicca la coppia d’attacco composta da Aliu e Mauri.

Chi è Ivano Boscolo Bielo, presidente del club granata

Lavoro, sacrificio e umiltà: sono questi i valori che hanno guidato Ivano Boscolo Bielo nel suo percorso all’Union Clodiense, ma che risplendono anche nella sua vita imprenditoriale. Originario di Sottomarina, il presidente del club granata ha coltivato fin da giovane una profonda passione per lo sport, visto come un investimento sui valori umani, soprattutto per i giovani. E proprio su questa filosofia ha deciso di investire nella squadra della sua città. La sua vita imprenditoriale va ben oltre: dalla Nautica al turismo, passando per l’edilizia, Boscolo Bielo ha sviluppato una mentalità imprenditoriale solida e progressiva, diventando presidente, a soli 23 anni, della Cooperativa Trasporti Lagunari, fino all’acquisto nel 2010 del complesso Mosella a Sottomarina.

Le sue parole ai microfoni di Radio Clodia riflettono la sua visione meticolosa e ambiziosa: “La mia vita imprenditoriale è stata fatta passo dopo passo e quando mi pongo degli obiettivi cerco di raggiungerli”. Questo approccio si riflette anche nella sua attività alla guida dell’Union Clodiense, dove mira a costruire un progetto solido e duraturo, soprattutto in vista della Serie C. Ma nonostante la sua determinazione, Boscolo Bielo è consapevole dell’importanza di mantenere i piedi ben saldi per terra, pur continuando a sognare in grande. Il suo amore per la Juventus è ben noto, e il pensiero di affrontare la formazione bianconera U23 nella prossima stagione è un’opportunità che lo emoziona. Tra le ambizioni, quella un giorno di poter ospitare la Juventus al Ballarin per un’amichevole.

Serie C 2024/25, dove giocherà l’Union Clodiense

Dopo la storica promozione in Serie C, uno dei principali nodi da sciogliere per l’Union Clodiense è stato il problema stadio. Per il Ballarin di Chioggia sarà necessario effettuare alcuni lavori di adeguamento per poter ospitare gli incontri ufficiali nel contesto della Lega Pro. Di conseguenza, la squadra granata sarà costretta a disputare la prima parte della prossima stagione al Mario Sandrini di Legnago.

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