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US Open, Bertolucci avvisa Sinner: "In finale Fritz avrà un vantaggio". E alla Wada: "Non rompete le scatole"

L'ex capitano dell'Italia di Davis presenta la sfida decisiva per il titolo a Flushing Meadows e mette in guardia Jannik: poi sul caso doping non usa troppi giri di parole.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’appuntamento è fissato per le 20 di domenica 8 settembre: Jannik Sinner può conquistare il suo secondo titolo in uno Slam. Dopo gli Australian Open portati a casa a gennaio, il rosso di San Candido può mettere le mani su Flushing Meadows. Ma sulla sua strada, verso il primo titolo colorato d’azzurro agli US Open, almeno al maschile, c’è proprio uno statunitense: Taylor Fritz. Chi meglio di Paolo Bertolucci per presentare la finale. L’ex capitano dell’Italia di Davis ha concesso una lunga – e al solito scoppiettante – intervista all’AGI. Contenente qualche significativo “avviso” a Jannik.

US Open, Bertolucci analizza la finale Sinner-Fritz

“Se nella finale degli Us Open Sinner e Fritz giocano entrambi al 100%, ma anche all’80% vince l’italiano. Altrimenti è tutto aperto“, spiega Bertolucci. “Sinner è il numero 1, ma di fronte ha il numero 12 del mondo che, peraltro, gioca davanti al pubblico di casa che farà il tifo per lui. Per Fritz è una chance senza precedenti. Non sarà affatto una partita semplice e sbaglia chi crede che il gioco di Fritz sia ideale per Sinner”. E ancora: “Fritz è un giocatore che serve benissimo ed è rapido nei movimenti. Non ti colpisce per il gioco ma è solido. Inoltre gioca in casa e per lui è un’occasione unica. Sarà una battaglia e bisognerà giocarsi la partita punto per punto”.

Il duello a distanza tra Sinner e Alcaraz nel ranking ATP

Un’incognita potrebbe essere rappresentata dal caldo e dalle condizioni fisiche dei finalisti: “Sono abituati a giocare in condizioni difficili, in America come in Australia”, prosegue l’apprezzato commentatore Sky. “Certo è che il fattore fisico sarà importante e lo abbiamo visto in semifinale con Draper che al terzo set è schiantato. Sotto questo punto di vista Jannik appare avvantaggiato perché ha giocato di meno dell’avversario”. Dovesse spuntarla, Sinner chiuderebbe il 2024 con due Slam. Come Alcaraz. “Al momento Sinner e Alcaraz sono i più forti di tutti: lo spagnolo è più giovane di due anni e ha già vinto 4 slam, ma manca di continuità e siccome il campionato, ossia il ranking Atp, è fatto da risultati, Sinner può restare in vetta a lungo”.

Caso doping: fiato sospeso per il possibile ricorso Wada

Un’altra incognita è rappresentata dalle possibili mosse della Wada, l’agenzia internazionale antidoping, che ha tempo fino alla mezzanotte di lunedì – come la stessa Nado, l’agenzia antidoping italiana – per presentare appello al Tas di Losanna contro la sentenza dell’Itia dello scorso 19 agosto per l’ormai arcinota vicenda Clostebol. “Nessuno può sapere cosa farà la Wada, ma sono fiducioso – assicura Bertolucci – anche perché se volessero far vedere che non prendono sotto gamba la questione, per un miliardesimo di sostanza dopante trovata nel sangue di Sinner che possono fare? Non devono rompere le scatole!“.

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