Nella notte italiana un irriconoscibile Carlos Alcaraz è stato sconfitto a sorpresa al secondo turno dello US Open da Botic van de Zandschulp in tre set (6-1 7-5 6-4). Un’eliminazione, quella dello spagnolo, che rappresenta un bel favore a Jannik Sinner, il quale ora ha come unico vero ostacolo verso la finale a New York un Daniil Medvedev che non appare nel miglior momento di forma. Ma non solo: l’uscita precoce di Carlitos stravolge anche la lotta al ranking ATP, con Alexander Zverev che ora rappresenta l’insidia principale per l’altoatesino.
- Alcaraz eliminato a sorpresa al 2° turno dello US Open
- Tabellone in discesa per Sinner, ma la finale dipenderà da Jannik
- Cosa cambia per il n°1 del mondo: Zverev l’insidia principale
Alcaraz eliminato a sorpresa al 2° turno dello US Open
Lo si era già capito dalla sconfitta contro Gael Monfils all’esordio a Cincinnati che quella arrivata negli Stati Uniti non fosse la miglior versione di Carlos Alcaraz, ma nessuno si sarebbe comunque aspettato un’uscita al secondo turno – suo peggior risultato in torneo dello slam da quelli ottenuti al suo primo anno nel circuito maggiore – dello US Open (torneo da lui vinto nel 2022) per mano del n°74 al mondo Botic van de Zandschulp.
Tabellone in discesa per Sinner, ma la finale dipenderà da Jannik
L’uscita di scena di Alcaraz alleggerisce anche il teorico percorso di Jannik Sinner verso la finale dello US Open. Carlitos rappresentava infatti l’avversario più ostico nel lato di tabellone del n°1 del mondo, che lo avrebbe potuto incontrare in semifinale. Con la sua eliminazione diventa il quarto con Daniil Medvedev – che il teorico principale ostacolo verso la seconda finale slam dell’altoatesino, che in semi invece potrebbe incontrare Alex de Minaur o una tra Jack Draper e – perché no a questo punto – Matteo Arnaldi vista l’uscita precoce anche di Hubert Hurkacz.
Cosa cambia per il n°1 del mondo: Zverev l’insidia principale
La sconfitta al secondo turno di Alcaraz cambia le carte in tavola anche per la vetta del ranking, che Sinner è comunque sicuro di occupare almeno fino al 27 ottobre, quando scadranno i 500 punti del titolo di Vienna. Facendo bene allo US Open, Jannik potrebbe aumentare drasticamente il vantaggio nella race (che tiene conto solo dei punti ottenuti nell’anno solare) su Carlos, suo primo inseguitore e già distante più di 1000 punti.
Se poi si considera che dal discorso riguardante chi potrà chiudere l’anno al n°1 ATP è praticamente fuori dai giochi Novak Djokovic – lontano quasi 4000 punti da Jannik nella race -, l’unica vera insidia per Sinner rimane Alexander Zverev – il quale spingendosi sino in semifinale sarebbe sicuro di tornare al n°2 del mondo – che nella race è subito dietro Alcaraz e non ha tanti punti da difendere da qui a fine anno. Tutt’altro discorso sarebbe se Sinner dovesse vincere lo US Open: in quel caso sarebbe davvero difficile ipotizzare un sorpasso da parte di qualcuno in vetta al ranking.