Oggi compie 44 anni Valentino Rossi, non solo uno degli sportivi italiani più vincenti, ma anche un’icona dello sport mondiale, essendo la popolarità del NR. 46 tale da caratterizzare l’intero mondo dei motori. Il pilota pesarese, che ha smesso di competere da un paio di anni in MotoGP, ha ancora l’aria dell’eterno ragazzino: evidentemente la longevità agonistica. al netto di risultati tutt’altro che trascendentali nelle ultime stagioni, ha fatto bene al ‘Dottore’ adesso protagonista sulle quattro ruote.
- Il Valentino Rossi di oggi, papà di Giulietta e pilota della Audi
- Valentino Rossi, imprese e rivalità
- Valentino Rossi, i numeri di una leggenda
Il Valentino Rossi di oggi, papà di Giulietta e pilota della Audi
E’ stato segno del destino che a rendere meno amaro il distacco dalla MotoGP sia stata la paternità: Giulietta, la bimba avuta da Francesca Maria Novello, a breve spegnerà la prima candelina, e adesso è al centro delle attenzioni di Valentino Rossi, che non ha però messo a tacere la passione per i motori nata da piccolo e trasmessa da papà Graziano.
Dopo le incursioni nei Rally e i test di F1 sulla Ferrari, Valentino Rossi è iscritto al GT World Challenge Europe con la sua Audi, che ha collezionato nel 2023 un terzo e un sesto posto nella categoria Endurance. La MotoGP è perciò un mondo che può frequentare di raro, ma la presenza del fratello Luca Marini e dei ragazzi dell’Academy (tra cui l’iridato Pecco Bagnaia) che, a furia di allenamenti e consigli sullo sterrato del ‘Ranch’, ha portato ai vertici delle corse, rende la MotoGP libro che sta sfogliando da manager e ‘mentore’.
Valentino Rossi, imprese e rivalità
Una delle costanti della carriera del ragazzo che ha messo Tavullia al centro del mondo è stata l’immediata competitività, che l’ha portato a centrare già al secondo tentativo l’alloro iridato: accadde nel 1997 nella 125, nel 1999 nella 250 e nel 2001 nella classe 500; quel titolo avviò una cinquina straordinaria, completata nella neonata MotoGP.
Al di là di una forza mentale che ha spesso messo alle corde gli avversari (i Sete Gibernau e i Loris Capirossi prima, i Casey Stoner e i Daniel Pedrosa durante, i Jorge Lorenzo e i Marc Marquez poi), sono state la prontezza di spirito e i festeggiamenti sopra le righe a regalare a Valentino Rossi una popolarità trasversale. La sua impresa più significativa in pista è stata l’esordio del campionato 2004: si correva a Welkom in Sudafrica e Valentino Rossi, che era passato alla Yamaha in inverno, dimostrò che era lui a fare la differenza e non la Honda; dopo la battaglia vinta contro il rivale più grande, Max Biaggi, si accasciò ai piedi della moto e pianse a dirotto.
Valentino Rossi, i numeri di una leggenda
Anche se non ha raggiunto l’agognato 10^ titolo iridato, fermando la rincorsa al mito di Giacomo Agostini nel 2009 e rimanendo intrappolato nella morsa di Jorge Lorenzo e Marc Marquez nel 2015, Valentino Rossi resta il pilota del paddock più idolatrato, non a caso le tribune dei circuiti sono meno frequentate da quando ha smesso di correre e la direzione di Carmelo Ezpeleta ha dovuto ricorrere all’esperimento ‘Sprint Race’ nella stagione che verrà per attirare nuovi spettatori.
Tutto questo va oltre le 115 vittorie e i 235 podi, le 65 pole position e i 96 giri veloci e ‘Moto.it’ ha a proposito messo in rilievo tutte le volte associate al numero 44 in carriera:
- podio numero 44, 7 ottobre 2000: GP Brasile, classe 500, 1^ posto
- vittoria numero 44, 16 giugno 2002: GP Catalunya, MotoGP, 1^ posto
- pole position numero 44, 15 ottobre 2006: GP Portogallo, MotoGP, la gara fu chiusa al 2^ posto