Valentino Rossi a febbraio compirà 42 anni e si appresterà a cominciare la sua 26sima stagione nel Motomondiale, in sella alla Yamaha Petronas, per la prima volta nella sua carriera in un team satellite.
Molti nelle ultime settimane hanno consigliato al Dottore di ritirarsi, e questa è stata la sua replica: “Sono più vecchio di Dovizioso, Pedrosa e Jorge che rappresentavano la generazione di piloti più giovane dopo di me. Ma ognuno ha la propria storia, la propria motivazione e la propria passione. L’età è solo un fattore, solo una delle tante cose che influenzano la carriera di un pilota”, sono le parole riportate da corsedimoto.
“Sono felice di poter correre il prossimo anno e spero di essere competitivo – ha continuato il nove volte campione del mondo -. È sempre difficile perché i giovani piloti stanno diventando sempre più forti. È una grande sfida, ma ci proverò” ha spiegato parlando della sua nuova avventura con il team Petronas, dove avrà come compagno di squadra l’allievo Franco Morbidelli.
Sulle difficoltà della Yamaha a tenere il passo con le altre scuderie: “Le aspettative per la M1 2020 erano molto alte, ma in realtà non abbiamo fatto molti progressi”.
L’addio di Cal Crutchlow, che nel 2021 sarà collaudatore proprio in Yamaha: “Ho molti ricordi con lui. Abbiamo duellato in molte gare. Ricordo la sua prima vittoria a Brno nel 2016 quando vinse la gara sul bagnato e io arrivai secondo”.