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Valentino Rossi tra ultimo Gp e prossima paternità: le sue parole

Ricevendo un premio FMI alla carriera a Riccione, Valentino Rossi ricorda le emozioni dell'ultimo GP a Valencia e scherza sulla sua prossima paternità.

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Non si può certo dire che Valentino Rossi si stia annoiando in questo primo periodo da ex pilota MotoGP. Subito dopo la fine del GP di Valencia è iniziata una grande festa, col principio nei box Petronas, che sta continuando ancora ora tra mille impegni istituzionali e non. Prima l’Eicma, poi la 100Km dei Campioni vinta assieme al fratello Luca Marini, poi la visita al Quirinale da Sergio Mattarella e subito dopo i test sulle quattro ruote, sempre sul tracciato di Valencia, con l’Audi R8 lms.

Ora è andato invece a Riccione per ritirare un premio alla carriera conferitogli dalla FMI, la Federazione Motociclistica Italiana in occasione dei suoi 110 anni. In questa occasione Valentino ha preso la parola spaziando su vari argomenti. 

Valentino Rossi, il passaggio alle quattro ruote e Tony Cairoli

Rossi inizia subito raccontando il suo debutto sulle quattro ruote con Audi, avvenuto proprio dove tutto era finito, ovvero sul circuito della Comunità Valenciana. Un passaggio naturale per Dottore, anche perchè per sua stessa ammissione inizia a essere dura competere coi ragazzini in moto:

“È stato bello ripartire proprio da Valencia, dove ho chiuso la mia carriera in MotoGP due settimane prima. Mi sono divertito e ho girato sugli stessi tempi che con la MotoGP. È vero che correrò con le macchine, ma le moto mi mancheranno moltissimo. Continuerò a girare in moto con i ragazzi, anche se sta iniziando a diventare un problema, dato che loro vanno sempre più forte e io per limiti d’età sempre più piano”.

Il destino ha voluto che sia lui che Tony Cairoli (leggenda del Motocross capace di conquistare ben nove titoli mondiali proprio come Vale), si siano ritirati nel medesimo periodo:

“Mi fa strano ma è anche bello smettere nello stesso momento di Tony, abbiamo sempre fatto a gara con le vittorie seppur lui sia arrivato un po’ dopo di me (Tony è più giovane di sei anni, ndr). L’ho invitato al Ranch, era venuto un sacco di tempo fa e la scorsa settimana aveva da fare, ma torneremo a divertirci assieme”.

Valentino Rossi, l’incontro con Mattarella e i suoi meriti per il Motorsport

Qualche giorno fa Valentino Rossi è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Presenti anche Cairoli e Bagnaia. Per stessa ammissione del Dottore questo è stato un grande onore:

“Sì, è stato molto emozionante l’incontro con Sergio Mattarella. Quando entri al Quirinale senti che c’è qualcosa di speciale. Il Presidente è stato simpatico, ha detto un sacco di belle parole a noi piloti”.

Come non manca mai di ribadire nel corso delle interviste, Valentino Rossi ritiene uno dei suoi più grandi successi, forse anche superiori alle vittorie in pista, il fatto di aver avvicinato tantissima gente alle corse in moto. Prima di lui infatti il Motomondiale era si una categoria importante ma un po’ di nicchia, che non aveva lo stesso appeal e la stessa copertura mediatica di oggi:

“La mia più grande soddisfazione è aver fatto conoscere il motociclismo anche a chi di moto non ne sapeva nulla. Un sacco di gente si è avvicinata a questo mondo e ha iniziato a seguire le moto anche per merito mio. Vedere che dalle signore anziane sino ai bimbi piccoli si sono appassionati è stata una grande emozione e un onore dato che per me la moto è stata la cosa che mi ha regalato più gioia”.

Valentino Rossi e il futuro, tra paternità in arrivo e la tristezza della fine della carriera

Si potrebbe dire che esiste una forte dicotomia in questo momento nell’animo del Dottore. Un pizzico di tristezza e una grande gioia scandiscono le sue giornate piene d’impegni. La tristezza deriva ovviamente dalla fine della propria gloriosa carriera, cosa che questo premio alla carriera ovviamente gli ricorda anche se non manca mai l’impegno nell’aiutare i giovani a entrare nel Mondiale:

“Il premio alla carriera è una cosa bella ma anche un po’ triste, perché capisci che hai finito di correre in moto. Sono contento di essere stato qui a Riccione, vicino a casa mia, per questo grande evento, anche perché negli ultimi anni stiamo lavorando a stretto contatto con la Federazione, con il presidente Copioli e tutto lo staff, stiamo aiutando tanti ragazzi italiani ad arrivare al Mondiale“.

Infine un commento sulla propria nuova vita da genitore che inizierà a breve. Lui, che ai nostri occhi è un eterno bambino col volto sorridente, non conosce la ricetta per diventare “babbo”, ma senza dubbio sarà un nuovo percorso stupendo:

“I giorni dopo Valencia sono stati un po’ difficili, perché capisci che è finita, hai smesso e non guiderai più una MotoGP. Però ho tanti programmi, correrò in macchina nel 2022 e nascerà la mia bambina. Non so bene cosa bisogna fare per prepararsi per diventare babbo, ma ve lo farò sapere”.

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