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Verona-Juventus, moviola: il rigore dubbio e quella gomitata non vista

La prova dell’arbitro Di Bello al Bentegodi analizzata ai raggi X dall’esperto di Dazn Luca Marelli, il fischietto di Brindisi non ha estratto gialli

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Scommessa coraggiosa del designatore Rocchi quella di ripresentare Di Bello alla Juve dopo i disastri in Juventus-Bologna e una prima parte di stagione al di sotto della sufficienza (anche quando, come in Napoli-Verona, era al Var). Il fischietto brindisino vantava finora 8 direzioni nel corso delle quali aveva fischiato 4 rigori (2 per i giocatori di casa e 2 per i calciatori in trasferta) e mostrato 2 cartellini rossi (equamente ripartiti fra club ospitante e ospitato), ma come se l’è cavata ieri al Bentegodi?

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I precedenti di Di Bello con Verona e Juventus

Erano 7 i precedenti tra l’abitro Marco Di Bello e la Juve per un totale di 11 vittorie, 4 pareggi (ultimo quello dell’Allianz contro il Bologna della stagione corrente) e 2 sconfitte (con Lazio e Genoa). La particolarità sta nel fatto che anche nella gara della scorsa stagione al Bentegodi del 10 novembre 2022 era sempre lui il direttore di gara. I bianconeri in quell’occasione si imposero per 1 a 0 con la rete di Moise Kean. Quanto al bilancio delle reti, sotto la sua direzione, i bianconeri avevano realizzato complessivamente 30 gol e 13 subite. L’Hellas nelle ultime 3 gare con Di Bello in campo ha sempre incrociato una squadra del capoluogo piemontese: 2020-2021, Torino-Verona 1-1; 2022-2023, Verona-Juventus 0-1; 2022-2023, Verona-Torino 0-1. Il più recente successo gialloblù era del 2017-2018, 1-0 casalingo sul Benevento. Poi 1 segno X e 3 sconfitte.

Di Bello non ha ammonito alcun giocatore

Coadiuvato dagli assistenti Lo Cicero e Moro, con Manganiello IV uomo, Guida al Var e Doveri all’Avar, l’arbitro non ha ammonito alcun giocatore, né dell’Hellas né della squadra di Allegri. Recupero: 3’ pt; 6’ st

Verona-Juventus, i casi da moviola

Questi i principali episodi dubbi. Al 26’ mano in area di Tchatchoua sulla conclusione di Kostic. Di Bello non ha dubbi e assegna il penalty, il VAR non interviene, il giocatore scaligero non viene ammonito, come da regolamento di quest’anno. Al 36’ contatto, lontano dall’azione di gioco, tra Gatti e Folorunsho, con il difensore bianconero che alza leggermente il gomito e colpisce la nuca dell’ex Bari. L’arbitro lascia correre, il Var non lo richiama all’on field review. Da bordocampo, dopo essere stato medicato, Folorunsho dice: “Quello può far tutto, l’ha fatto chiaramente apposta”. Anche all’andata Gatti si rese protagonista di un pugno rifilato a Milan Djuric che non venne sanzionato né dall’arbitro, né dal VAR.

Per Marelli non c’era il rosso per Gatti

A fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn dice: “C’è un contatto fra Gatti e Folorunsho ma non c’è assolutamente nulla che possa portare ad una review. Non c’è nulla di violento”. Prova sufficiente alla fine di Di Bello in Verona-Juventus.

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