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Vlahovic a secco, Danilo salva la Juventus: Atalanta beffata

Emozioni fino all'ultimo al "Gewiss Stadium", dove finisce 1-1: Gasperini si illude con Malinovskyi, ma un guizzo del difensore nei minuti di recupero evita ai bianconeri la sconfitta e il sorpasso dei bergamaschi.

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Ti aspetti Dusan Vlahiovic, ma spunta il più inatteso dei bomber, Danilo. La “nuova” Juventus si incaglia in casa dell’Atalanta, ma evita in extremis una sconfitta che sarebbe stata molto pesante.

L’attesissimo posticipo serale della 25ª giornata di Serie A segna infatti il rallentamento della rincorsa dei bianconeri, bloccati a Bergamo sull’1-1 nel delicato scontro diretto per la zona Champions League al Gewiss Stadium.

Alla perla dalla distanza di Ruslan Malinovskyi al 32’ della ripresa, su invito di Remo Freuler, risponde il guizzo di Danilo al 92′ su angolo di Paulo Dybala sigillando una sfida intensa e sostanzialmente equilibrata: meglio la Juventus nei primi 35 minuti, poi è uscita l’Atalanta.

Atalanta-Juventus, un tempo a testa: ma la Dea protesta

La Juventus esce meglio dai blocchi e per quasi l’intero primo tempo fa capire poco ad un’Atalanta costretta ad uno sterile possesso palla che ha sbattuto contro la solida organizzazione difensiva della Juventus.

I bianconeri pungono in velocità con l’attesissimo Dusan Vlahovic già vicino al gol dopo due minuti proprio al termine di un’azione paradigmatica del gioco di Allegri, con una rapida verticalizzazione conclusa con un tiro di poco sul fondo. Il serbo sfiora di nuovo la rete al 12’ su cross di McKennie, imitato subito dopo da un tiro a giro di Dybala.

Il gioco c’è, i gol no e allora l’Atalanta inizia a scuotersi dopo il 30’, quando Gasperini invoca l’espulsione di Szczesny per aver travolto Koopmeiners lanciato a rete, poi la difesa bianconera salva sulla linea su tiro di Muriel.

Neppure giallo per il polacco dopo check del Var, ma è l’episodio che sblocca la Dea e rende la partita più equilibrata. Il secondo tempo è intensissimo, le migliori occasioni restano della Juve con Vlahovic e Rabiot, ma la svolta è l’ingresso di Malinovskyi al 60’ per Muriel. La Juve perde riferimenti e sicurezze, anche se il gol del vantaggio arriva solo su un tiro dalla distanza.

La reazione della Juventus è più nervosa che di gioco, ma a salvare Allegri è prima la traversa di Hateboer a porta vuota all’88’, poi la zuccata di Danilo al 92′ sul corner di Dybala.

Juventus, Vlahovic resta a secco: l’attacco torna ad essere un problema

Per la Juventus si tratta di un risultato che allunga comunque a 10 partite l’imbattibilità in campionato, ma che spezza forse in maniera definitiva i sogni di gloria per una difficile rimonta in zona scudetto. I bianconeri scivolano a -9 dal Milan capolista pur restando in zona Champions League ed evitando il controsorpasso dell’Atalanta, che rimane a -2, pur con una partita in meno.

Si ferma a tre il numero di clean sheets consecutivi dei bianconeri, che nonostante la presenza di Vlahovic non hanno convinto nella manovra offensiva, affidata solo alle ripartenze. L’Atalanta resta invece in piena corsa per il 4° posto e mantiene il vantaggio degli scontri diretti con la Juventus dopo la vittoria dell’andata.

Dusan Vlahovic , a segno al debutto contro il Verona e in Coppa Italia contro il Sassuolo, è rimasto a secco per la prima volta in maglia bianconera: il serbo si è ben disimpegnato, dimostrando però di dover ancora crescere nell’intesa con Dybala e Morata al cospetto di avversari più forti rispetto ai primi affrontati nella nuova avventura.

Juventus rallentata, non convincono le mosse di Allegri

A fare la differenza sono state però le scelte di Max Allegri , che ha lasciato in panchina Denis Zakaria, trascinatore al debutto contro il Verona. Lo svizzero ha lasciato il posto a McKennie in un reparto che, rispetto all’ultima giornata, ha visto anche Locatelli al posto di Arthur.

Scelte che non hanno pagato e che hanno tolto filtro al centrocampo. Inoltre, Allegri non ha operato sostituzioni fino al 79′, quindi dopo lo svantaggio, con Cuadrado per Bonucci, con Danilo spostato in mezzo, Kean e Arthur per McKennie e Rabiot, non apportando modifiche nel momento in cui la Juve aveva iniziato a calare.

Di contro Gasperini ha creato problemi alla difesa della Juventus con l’intuizione di affidarsi dal 60′ al tridente leggero Koopmeiners-Boga-Malinvoskyi, con l’ucraino entrato al posto di Muriel che ha messo in difficoltà la coppia Bonucci-De Ligt. Ora la Juve è attesa dal derby contro il Torino e dall’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Villarreal.

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